
Il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dell’Arma
"Fondamentale il ruolo delle stazioni dei carabinieri, baluardo a difesa dei cittadini, che con la loro conoscenza approfondita del territorio hanno avuto un ruolo fondamentale nell’operazione". Lo ha detto il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei carabinieri, dopo la maxi operazione eseguita dai militari all’alba di ieri.
"C’è stato un perfetto coordinamento tra i comandi provinciali di Ancona, Ascoli, Fermo e Roma, che ha fatto sì che l’operazione avvenisse in maniera ordinata, composta e risolutiva – ha detto Ruocco –, mettendo fine a dei sodalizi criminali che erano decisamente attivi sul territorio. Le indagini sono state condotte anche con metodi tradizionali, come i pedinamenti".
Un duro colpo al locale mercato di droga, svolto attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, osservazioni e controlli sugli smartphone sequestrati in uso agli indagati. Fin da subito era emerso dalle indagini che vi fossero due distinti "rami", dotati di un proprio deposito di stoccaggio per le sostanze stupefacenti. Per le consegne si avvalevano di driver che portavano la sostanza stupefacente agli acquirenti, in cambio di un compenso per ogni singolo viaggio, e i pagamenti della droga avvenivano anche in forma elettronica.
"L’operazione evidenzia ancora una volta la fondamentale importanza delle stazioni dei carabinieri – ha sottolineato il colonnello Massimiliano Mengasini, comandante del reparto operativo di Macerata –. L’attività condotta dal Nucleo investigativo di Macerata ha, infatti, avuto inizio proprio dalla segnalazioni della stazione dei carabinieri di Cingoli. L’attività ha permesso di disarticolare due distinti gruppi criminali dediti allo spaccio di stupefacenti, composti da soggetti nordafricani residenti a Cingoli e italiani residenti nella capitale".
Chiara Marinelli