Dalla crisi idrica al caro gasolio "Aziende agricole in difficoltà"

L’allarme di Coldiretti: "Triplicato il costo dei carburanti, alle stelle anche le materie prime"

Siccità e caro carburanti pesano sulla produzione di grano duro nelle Marche, con un calo di circa il 10%. La stima è di Coldiretti Marche su dati di Consorzi agrari d’Italia. Il caro carburante "piega gli agricoltori in questo periodo con il prezzo che negli ultimi due anni è più che triplicato, superando anche la soglia dell’1,50 euro al litro – spiega Coldiretti –. Una minor produzione che fa i conti anche con l’aumento del resto delle materie prime come concimi (+170%) e sementi (+90%). Morale, secondo uno studio del Crea le aziende cerealicole hanno oltre 18mila euro di spese correnti in più in un anno". Da una parte gli effetti del conflitto in Ucraina, dall’altro i cambiamenti climatici. Il tutto, spiegano da Coldiretti, "si fa sentire anche sui consumatori con i prezzi che dal grano al pane aumentano da 6 a 12 volte tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l’acqua per ottenere un chilo di prodotto finito venduto da 2,7 euro al chilo a 5,4 euro al chilo". "A preoccupare le imprese – spiega Alberto Frau, direttore di Coldiretti Marche – è la riduzione delle rese, ma in gravissima difficoltà ci sono girasole, mais, e gli altri cereali. Per non parlare di pascoli, alimentazione animali, ortaggi e frutta. In questo scenario di profonda emergenza idrica è necessario agire nel breve periodo per definire le priorità di uso delle risorse idriche ad oggi disponibili, dando precedenza al settore agricolo per garantire la disponibilità di cibo, prevedere uno stanziamento di risorse finanziarie adeguate per indennizzare le imprese agricole per i danni subiti a causa della siccità e favorire interventi infrastrutturali di medio-lungo periodo".

re. ma.