Un ragazzino sui 14 anni stava girando in sella alla sua bici nel centro, finché è stato fermato da un tizio che gli ha intimato di dargli immediatamente il due ruote. Al no del minorenne, il balordo ha cominciato a minacciarlo pesantemente, ma per fortuna si è messa di mezzo un’amica di famiglia che così ha fatto fuggire il mariolo. E la vicenda non finirà qua, perché il 14enne - insieme ai suoi genitori - si è recato nella caserma dei carabinieri dove ha sporto denuncia per quanto avvenuto. Il fatto è successo domenica pomeriggio, a Porto Recanati. Intorno alle 17, il ragazzino stava pedalando nella zona sud di corso Matteotti. A un tratto, però, gli si è messo davanti un altro giovane, più o meno sui vent’anni. E quest’ultimo, con intenzioni tutt’altro che pacifiche, ha subito detto al minorenne "Dammi ora la tua bici, che mi serve". Il 14enne allora, senza pensarci due volte, ha risposto che non gli avrebbe mai consegnato il suo due ruote. Ma il 20enne, per tutta risposta, ha iniziato a intimidirlo con una serie di minacce, dicendo che lo avrebbe riempito di botte. Quindi il ragazzino si è messo a piangere per la paura, implorando aiuto. E a quel punto è intervenuta una donna, amica dei genitori del 14enne. Vistosi ormai scoperto, il 20enne se l’è data a gambe levate. Poco dopo il ragazzino ha chiamato i proprio genitori ed è andato dai carabinieri di Porto Recanati, sporgendo denuncia contro quel tizio. Sempre nello stesso pomeriggio, diverse bici che erano state lasciate sulle rastrelliere (situate vicino al condominio Paradiso Azzurro) sono state danneggiate e rovinate. Nello specifico ignoti hanno rubato vari pezzi, come ruote, sellini, freni e raggi.
Cronaca"Dammi la bici o ti picchio". Minaccia e poi fugge