"Danno per l’agricoltura, ma basta allarmismi"

L’imprenditrice Masullo: i clienti chiamano per avvertire che nei prossimi giorni non faranno acquisti. Il fruttivendolo: disagi fino a dopo Natale

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Ieri i fruttivendoli e gli agricoltori hanno dovuto rispondere a tanti quesiti di persone preoccupate. "I prossimi giorni rappresentano per il nostro settore un’incognita – esordisce Jessica Masullo, titolare insieme al marito Marco Bonfigli dell’azienda agricola biologica "Caprì" di Pollenza (con punto vendita aziendale, "La Bio Bottega di Caprì", a Macerata –. Ovviamente stiamo rispettando quanto stabilito dalla prefettura, nell’attesa dell’esito delle analisi Arpam. Ma si è già diffuso un certo allarmismo, che durerà per diverso tempo. I nostri campi, così come quelli dei colleghi, si trovano sulla parte alta di Pollenza, distante dal luogo dell’incendio. Quello che è successo è grave, ma dobbiamo cercare di non terrorizzare la gente. Il nostro settore è già fortemente penalizzato da tempo, in un periodo storico difficile. Questa situazione rischia di peggiorare le cose, di creare disagio e riduzione delle vendite, soprattutto in vista dei cesti natalizi e dei pranzi delle feste, con le persone che tornano a riunirsi nelle case dopo due anni di pandemia". Oltre all’ortofrutta, grazie alle sue capre, Jessica produce anche formaggi. "Alcuni colleghi mi hanno riferito di aver già ricevuto chiamate da clienti che li hanno avvisato che i prossimi giorni non acquisteranno – aggiunge –. Se l’Arpam dirà che non ci sono problemi mi auguro che le paure si allontanino presto. Comunque stiamo continuando a lavorare e raccogliere su altri nostri campi che abbiamo fuori da Pollenza in attesa delle rilevazioni". Ha risposto a tante domande Elvisio Farroni, fruttivendolo di Tolentino. Le clementine arrivano dalla Calabria, le arance dalla Sicilia e i carciofi dalla Puglia; gran parte di frutta e verdura che prende dai grossisti proviene dalla Valdaso e da Sant’Elpidio. Eppure le persone restano titubanti. "È normale – commenta Elvisio – e probabilmente i disagi proseguiranno fino a dopo Natale. Comunque quello che era stato raccolto era precedente all’incendio, domani (oggi, ndr) siamo chiusi per festa, venerdì vedremo quali sono le disposizioni. I pensionati degli orti sociali, che coltivano per sé, senza vendere, non sanno come muoversi". Ieri la prefettura ha raccomandato di nuovo alla popolazione di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia, Corridonia, Colmurano e Macerata di non raccogliere ortaggi a foglia larga e di provvedere al ricovero al chiuso degli animali da cortile.

Lucia Gentili