Demolizione: chiusa via Rosati Giù il palazzo lesionato dal sisma

Undici famiglie dal 2016 sono sistemate altrove. Fino almeno a martedì l’area rimarrà isolata, poi la strada sarà riaperta al traffico, ma il cantiere rimarrà in funzione per quattordici mesi. L’edificio cambierà volto.

Demolizione: chiusa via Rosati  Giù il palazzo lesionato dal sisma

Demolizione: chiusa via Rosati Giù il palazzo lesionato dal sisma

di Paola Pagnanelli

Iniziata la demolizione del palazzo al civico 11 di via Rosati. Da ieri mattina la ditta di demolizioni di Nicola Papa è al lavoro, per abbattere lo stabile. Ci vorranno un paio di giorni ancora, e per martedì sera la ditta conta di riaprire alle auto la strada che porta a via Vanvitelli e alla pista di pattinaggio.

"Si tratta di un intervento dal costo complessivo di sei milioni di euro, di cui il 70 per cento arriva dai fondi per la ricostruzione e il resto dal superbonus del 110 per cento" spiega il progettista, l’architetto Michele Schiavoni. Nella palazzina abitavano 11 famiglie, tutte costrette a uscire di casa dopo dicembre del 2016. "Chiedemmo un secondo sopralluogo – ricorda l’amministratore di condominio Stefano Serafini – perché ci eravamo accorti di alcuni danni importanti alla struttura". Il terremoto aveva infatti lesionato i nodi, i punti di incontro tra travi e pilastri, "e il calcestruzzo del palazzo, risalente agli anni Cinquanta, era pessimo – prosegue Schiavoni -. I danni erano stati classificati L3, senza il superbonus non avremmo mai potuto procedere con un intervento come questo. Il risultato finale sarà un edificio molto moderno, in classe energetica A+++ con il solare termico, il fotovoltaico sul tetto, autosufficiente per l’energia elettrica e l’acqua calda sanitaria. E ovviamente antisismico. A realizzare l’edificio sarà l’associazione temporanea di imprese composta dalle ditte Coccia e Sardellini".

Il progetto è stato firmato dall’architetto Schiavoni, che è anche direttore dei lavori, con Marco Maria Sancricca e la geometra Romina Schiavoni, l’ingegnere Michele Angeletti si è occupato della parte strutturale e l’ingegnere Massimiliano Marcolini dell’impiantistica. Da ieri mattina, è stato necessario chiudere via Rosati alle auto, per consentire la demolizione in sicurezza. Sarà un’operazione complessa, per i cui permessi ci sono voluti due mesi. Da martedì sera, la strada dovrebbe essere riaperta alle auto, ma non sarà possibile parcheggiare perché il cantiere prenderà spazio. La consegna dei lavori è prevista entro la fine del mese di agosto 2024. Per avere lo spazio necessario alla ricostruzione, si dovrà togliere il pino di fianco al palazzo.

Gli undici nuclei familiari che abitavano nel palazzo di via Rosati intanto sono tutti sistemati altrove ed è stato riconosciuto loro il contributo di autonoma sistemazione, compreso nel pacchetto di provvedimenti legati alla ricostruzione dopo il sisma del 2016. In alcuni casi, purtroppo, i proprietari sono deceduti prima di poter rientrare a casa e per procedere con i lavori è stato necessario rintracciare gli eredi, anche fuori Italia, allungando un po’ i tempi burocratici dell’importante operazione urbanistica.