CHIARA MARINELLI
Cronaca

Denuncia uno spacciatore. Raffica di minacce e insulti

Cingoli, un ventenne finisce sotto processo per stalking. Sul parabrezza dell’auto, la donna aveva trovato una bambola bruciata.

Denuncia uno spacciatore. Raffica di minacce e insulti

Il tribunale di Macerata dove si tiene il processo

Atti persecutori nei confronti della mamma di una quindicenne alla quale avrebbe venduto hashish. Ieri mattina in tribunale a Macerata si è aperto il processo nei confronti di Samuele Donnina, ventenne, accusato di aver insultato più volte per strada la donna, una 51enne di Cingoli, che in una occasione si sarebbe pure ritrovata sul parabrezza della sua auto parcheggiata una bambolina con il volto bruciato.

La vicenda sarebbe cominciata nel luglio del 2022, quando la donna aveva scoperto e denunciato che la figlia, di 15 anni, aveva acquistato hashish dal giovane. Alla fine di agosto, casualmente, la donna a passeggio con la figlia si sarebbe trovata davanti il ragazzo e a quel punto, visto che aveva capito chi fosse, gli avrebbe intimato di non avere più rapporti con sua figlia. Lui le avrebbe risposto in maniera sgarbata e da quel momento, secondo quanto riferito dalla donna, il ventenne avrebbe iniziato a insultarla appena la incrociava per strada, con offese volgari e dicendo "tale madre, tale figlia". In più occasioni, insieme con i suoi amici, il ragazzo sarebbe passato sotto casa della donna, gridandole insulti. Nel novembre del 2022, al mattino, mentre andava a prendere l’auto per accompagnare la figlia a scuola, la 51enne avrebbe trovato appoggiata al parabrezza della sua auto una bambolina con il viso bruciato. L’episodio era stato subito denunciato ai carabinieri. Nel gennaio del 2023, in tre occasioni diverse, l’imputato insieme con un gruppo di amici avrebbe visto la donna e avrebbe cominciato a fischiare e ad urlare frasi ingiuriose nei suoi confronti. A fine gennaio, ancora, il gruppetto di cui faceva parte anche il ragazzo avrebbe lanciato delle palle di neve contro la finestra della cucina dell’abitazione dove vivono le due.

Una situazione sempre più psicologicamente pesante per la vittima, che era stata costretta a cambiare le sue abitudini di vita. Dopo la denuncia, il 20enne è finito sotto processo. Ieri si è svolta la prima udienza davanti al giudice Federico Simonelli. A settembre dell’anno prossimo saranno ascoltati i testimoni del’accusa, citati dal pm Francesca D’Arienzo. L’imputato è difeso dall’avvocato Francesco Gitto. La donna non si è costituita parte civile.