"Dezi è ancora dimenticato"

Contigiani e Cicaré sollecitano l’intitolazione di uno spazio a una delle vittime di Marcinelle

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"Giunta distratta, ha dimenticato la tragedia di Nicola Dezi". I consiglieri di opposizione Ninfa Contigiani (Pd) e Alberto Cicarè (Strada Comune) tornano a ricordare all’amministrazione comunale le proprie mancanze, non avendo ancora intitolato (come promesso in Consiglio) uno spazio al maceratese morto nella miniera, proprio in questi giorni in cui ricorre la tragedia di Marcinelle. "L’8 agosto di 66 anni fa accadeva la tragedia di Marcinelle: 262 vittime del carbone, del lavoro senza nessuna sicurezza, dell’emigrazione. Tra loro c’era anche Dezi che, grazie alla proposta di Alberto Cicarè, abbiamo ricordato in Consiglio comunale decidendo di intitolargli uno spazio cittadino - ricordano i consiglieri -. Su quei fatti il presidente Mattarella ha diffuso un messaggio, mentre dopo essersi tanto lodata di accogliere la proposta l’amministrazione doveva procedere con l’intitolazione a Dezi. Sarebbe stata certo una bella occasione farlo ora, ma la giunta si deve essere distratta. Il ricordo di tutto questo non sembri retorico, non lo è: si tratta di quando gli immigrati eravamo noi in un Belgio poco niente ospitale che vide morire i minatori italiani e belgi vicini, vite accumunate dalla stessa fatica e dallo stesso strazio. Oggi tante miniere come quella di Marcinelle sono ancora attive, solo più lontane da noi, nei paesi extraeuropei: in Messico come in Cina. Il carbone all’epoca era la fonte energetica con cui si era ripartiti dopo la seconda guerra mondiale e l’incidente di Marcinelle avvenne mentre si cominciavano a diversificare le fonti, per esempio col petrolio. Anche questo ci dovrebbe far riflettere: la questione energetica come leva dominante dello sviluppo, mentre ancora lontana da venire era un minimo di consapevolezza sulla questione ambientale che oggi, invece, non è più rinviabile. Sullo sfondo lo spazio europeo cominciava il suo cammino ed un anno dopo l’incidente di Marcinelle, nel 1957, Francia, Germania ovest, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo firmavano i Trattati della Comunità Economica Europea e della Comunità europea dell’energia atomica".