Diego Ciccarelli, premiato da Mattarella come super studente

Dallo scientifico Galilei alla facoltà di Medicina, alfiere del lavoro a 19 anni. "Vorrei fare il ricercatore per debellare le malattie"

Diego Ciccarelli, 19 anni, insieme alla madre Manuela (foto Pierpaolo Calavita)

Diego Ciccarelli, 19 anni, insieme alla madre Manuela (foto Pierpaolo Calavita)

Macerata, 29 ottobre 2020 - "Per me è una grande soddisfazione, mi sono sempre impegnato per ottenere buoni risultati e questo è un importante riconoscimento per i tanti sacrifici fatti". Ha appena 19 anni, ma Diego Ciccarelli ha già le idee molto chiare su quello che vuole fare, soprattutto non ha paura di impegnarsi. A chi parla di giovani scansafatiche risponde col massimo dei voti sia alle medie che alla maturità, e dopo un’estate passata sui libri, è arrivato anche 53esimo degli oltre 60mila candidati che si sono presentati per il test di medicina, centrando così un altro obiettivo: quello di iscriversi alla facoltà di Padova.

L’impegno di Diego è stato segnalato dall’ex dirigente del liceo scientifico Galilei di Macerata, Pierfrancesco Castiglioni, all’associazione "Alfieri del lavoro" e poche settimane fa è arrivata la conferma che il maceratese sarà tra i venticinque studenti premiati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La cerimonia al Quirinale, inizialmente fissata per domani, è stata rinviata per l’evoluzione dell’emergenza Covid ma l’emozione, per Diego, resta grande.

Che cosa ha pensato quando il liceo ha fatto il suo nome?

"Quando a novembre mi è arrivata comunicazione dalla scuola che il preside aveva segnalato il mio nome sono stato contentissimo. Lo studio ha sempre occupato molto tempo nella mia vita e adesso, a medicina, ne occuperà ancora di più, ma non mi è mai pesato, perché mi piace molto. Nonostante questo, però, non ho mai lasciato indietro né lo sport, né gli amici".

Quindi non si sente un secchione? "No, la mia fortuna è che riesco a ricordare tante cose facilmente e non devo sforzarmi molto. Anche perché, secondo me, serve equilibrio tra studio e svago, e io non ho rinunciato a nulla".

In questi giorni è tornato a Macerata perché pensava di dover andare a Roma, alla cerimonia, ma martedì è arrivata la lettera in cui le è stato annunciato che tutto era stato rinviato. È dispiaciuto? "Dovrò aspettare ancora un po’, ma sono contento ugualmente. Nel frattempo, in questi giorni seguirò le lezioni universitarie a distanza, ma non vedo l’ora di tornare a Padova, per continuare a studiare pure in presenza".

Non le piace la didattica a distanza? "No, per niente. Negli ultimi mesi del quinto superiore mi è pesata, perché ho notato che è più difficile partecipare, stare attenti e credo che anche l’esame di maturità sia stato più semplice di quello che sarebbe stato normalmente, in altre condizioni".

Superato a pieni voti lo scoglio della maturità, si è rimesso sui libri per centrare un altro obiettivo: diventare uno studente di medicina. Perché ha scelto questa facoltà? "Mi porto dietro da qualche anno l’idea di studiare in questo campo, all’incirca dal terzo anno delle superiori, quindi non è una decisione presa all’ultimo minuto. Poi è come se qualcosa in questo senso fosse già scritto nel mio destino, perché mi ricordo quando da piccolo andavo in campagna dai nonni, ero attratto dall’anatomia degli animali".

Un sogno nel cassetto? "In questi anni mi piacerebbe andare all’estero per una specializzazione, perché dopo avere trascorso un anno in Oregon alle superiori, penso che confrontarsi con ciò che succede all’estero sia importante per la formazione. Per il futuro, invece, mi piacerebbe lavorare nella ricerca e in questi mesi vediamo che ci sarebbero tanti aspetti sui quali farla. Mi piacerebbe contribuire a trovare una soluzione per qualche malattia che ancora non è stata debellata".

Parte della sua forza le deriva anche dalla famiglia, da papà Emanuele, mamma Manuela e dai fratelli Leonardo e Arianna. Che cosa le dicono in questi giorni? "Sono soddisfatti di quello che sto realizzando, devo molte doti ai miei genitori. Con mio fratello, invece, scherziamo tanto. Prima mi diceva sempre: chissà come sei venuto fuori così. Ora che sono iscritto a medicina, mi dice che dal secondo anno perderò tutti i capelli per lo stress".