"Dimostreremo che ora la rotta è cambiata"

L’insediamento di Giuliana Giampaoli: il quadro per la giunta è quasi delineato, andrà riconosciuto l’impegno prodotto da ognuno

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di Diego Pierluigi

Dopo nemmeno ventiquattro ore dalla festa post-ballottaggio, la nuova sindaca di Corridonia Giuliana Giampaoli è tornata nel palazzo comunale per ricevere la fascia tricolore (consegnata dalla segretaria Stefania Bolli) che dà ufficialmente il via ai suoi cinque anni di mandato. La cerimonia di proclamazione, durante la quale la prima cittadina ha mostrato segni di commozione, si è svolta ieri nella sala consiliare, un luogo che solo pochi mesi fa, vedeva seduta Giampaoli tra i banchi dell’opposizione. Invece ora ci entra da primo cittadino, alla guida delle liste "Cambiamo Corridonia" e "Centrodestra Corridonia". È stato necessario il secondo turno per certificare ciò che era con fermezza emerso dalle urne lo scorso 12 giugno, ma allora il colpaccio di chiudere subito la contesa elettorale sfuggì per sole 74 preferenze. "Avevamo un margine di sicurezza acquisito ma è pur vero che il ballottaggio non si era mai verificato a Corridonia – ha esordito Giampaoli di fronte al teatro "Velluti", mentre veniva sommersa dall’affetto di chi ha creduto in lei – abbiamo continuato ad andare in giro, trovando della gente che ancora aveva piacere di ascoltarci, questo è stato un segnale che ha fatto la differenza. I miei compagni di viaggio mi hanno detto che ero troppo tranquilla, ma la verità è che ero molto fiduciosa e la città ci ha dato una bellissima risposta". Sono stati 3.079 i voti ottenuti (pari al 55,59%), oltre 600 più dell’avversario Manuele Pierantoni e già intorno la mezzanotte la tendenza delle 15 sezioni era ben chiara, tanto che il risultato è stato omogeneo ovunque. "Più o meno tutti hanno manifestato questa voglia di cambiamento – ha precisato –, ci impegneremo a dare risposte immediate per far percepire sin da subito che la direzione è diversa". Il caloroso abbraccio con l’ex sindaco Nelia Calvigioni, prima collega di minoranza e oggi di maggioranza, ha alzato il livello emotivo del momento della vittoria, a cui hanno preso parte anche esponenti dei partiti del centrodestra, come la consigliera regionale Elena Leonardi (FdI) e il deputato Tullio Patassini (Lega). I fari ora saranno puntati sulla giunta. "È importante che ci siano le competenze giuste e il riconoscimento del lavoro fatto di ognuno – ha spiegato Giampaoli –. Il quadro è quasi delineato, perché c’è da lavorare tanto e abbiamo bisogno di profili anche disponibili, in quanto ci vogliono dedizione e impegno per ciò che vogliamo fare. Dobbiamo essere certi che questa macchina sia ben oliata, considerando che ci sono scadenze dettate dal bilancio da approvare". La strada, quindi, è tracciata per "creare subito un clima di collaborazione con l’amministrazione, vogliamo raggiungere davvero il cambiamento", ha sottolineato Giampaoli che nel riavvolgere il nastro della sua ‘vita’ nella politica locale iniziata nel 2017 in minoranza ha confidato: "Mi aspettavo di vivere questa serata ma non da protagonista, è stata una sorpresa anche per me – ha chiosato –. Ho vissuto questi anni con impegno e convinzione ed ora sento ancora più la responsabilità, visto che su di me confluiscono gli sforzi di un gruppo, che non dico sia stato semplice da costruire, ma si è creata una grande armonia e debbo ricambiare la fiducia concessa".