Disabile maltrattata: il 29 settembre inizia il giudizio immediato

Il 29 settembre compariranno davanti al tribunale l’insegnante di sostegno Alessia Cingolani e l’assistente Marta Morroto, imputate di aver maltrattato l’alunna disabile che era stata affidata loro in una scuola superiore di Tolentino. Per le due indagate, il sostituto procuratore Rita Barbieri ha chiesto il giudizio immediato, cioè senza udienza preliminare perché le prove a carico sarebbero evidenti. I difensori, gli avvocati Nicola Piccinini, Diego Casadidio e Renato Coltorti, non hanno fatto istanza per procedere con il rito abbreviato o per patteggiare, dunque a fine mese prenderà il via il processo. Ci vorranno sicuramente diverse udienze per ricostruire la vicenda, soprattutto per consentire alle imputate di difendersi. La Procura, sollecitata dopo la segnalazione di una tirocinante alla scuola, basa l’accusa di maltrattamenti su alcune testimonianze, sulla documentazione sanitaria della ragazzina e in modo particolare sulle riprese fatte con le telecamere a scuola: le immagini, che sarebbero eloquenti, mostrerebbero il comportamento di un’altra assistente, del tutto tranquilla con la studentessa, e poi di Morroto e Cingolani, che avrebbero insultato e maltrattato la ragazzina, terrorizzandola o, nel migliore dei casi, ignorandola. Le immagini non sono mai state diffuse, per proteggere la giovane. Le due, che sono state sospese per il momento dall’insegnamento e dall’assistenza scolastica, hanno sempre respinto le accuse assicurando di aver seguito con cura e attenzione la studentessa. La famiglia della studentessa, che si è affidata agli avvocati Vando Scheggia e Giancarlo Giulianelli, finora non ha rilasciato dichiarazioni su quanto accaduto a scuola.

p. p.