"Discarica abusiva di rifiuti pericolosi": in due finiscono sotto processo

Nei guai l’ex capo dell’ufficio tecnico e il titolare di una ditta di costruzioni. L’indagine della Guardia di finanza risale al 2017

Una discarica abusiva di rifiuti pericolosi ha mandato sotto processo l’ex capo dell’ufficio tecnico Mauro Ferranti e Filippo Micarelli, titolare della ditta di costruzioni. I fatti da accertare in tribunale sono venuti fuori nel dicembre del 2017 in occasione di un giro di controllo della Guardia di finanza. In contrada Rio, fuori Camerino, i militari della Tenenza notarono diversi rifiuti ammassati in un’area recintata, e in parte coperti dalla vegetazione. Con i primi accertamenti scoprirono che quel terreno era di proprietà comunale e che lì vicino il Comune stava facendo realizzare alla Micarelli Costruzioni una piattaforma in cemento, su cui delocalizzare un’attività la cui sede era stata danneggiata dal sisma. Al momento del sopralluogo, i finanzieri trovarono sul posto Micarelli, secondo il quale quei rifiuti sarebbero stati lì da moltissimi anni. Nella zona recintata, le fiamme gialle trovarono materiali da costruzione contenenti amianto, una vecchia auto, cemento, mattoni, mattonelle e ceramica, legno, miscele bituminose, ferro e acciaio, cavi, imballaggi metallici, terre e rocce. L’area usata come discarica abusiva fu messa sotto sequestro dalla Finanza, e ora l’ingegnere Ferranti e Micarelli sono sotto processo per la violazione delle norme per la tutela dell’ambiente. Ieri, davanti al giudice Federico Simonelli e al pm Francesca D’Arienzo gli avvocati difensori Fabio Pierdominici e Giuseppe Abruzzo hanno chiamato a deporre alcuni testimoni, per dimostrare la mancanza di responsabilità dei due imputati e respingere le accuse. L’udienza è stata poi rinviata per concludere l’istruttoria e pronunciare la sentenza. In origine, nella vicenda era stato coinvolto anche il sindaco dell’epoca, Gianluca Pasqui, ma dopo le indagini fu subito chiesta l’archiviazione per lui e la sua posizione stralciata dal fascicolo, non essendo emersa alcuna sua responsabilità.

Paola Pagnanelli