"Discoteche penalizzate, non siamo untori"

Nessuna data dal governo per la riapertura dei locali da ballo. Gli addetti ai lavori sbottano: non veniamo presi in considerazione

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di Andrea Scoppa

Il mondo dell’intrattenimento notturno resta inascoltato. E sbotta. Il Consiglio dei Ministri di lunedì sera ha tenuto ancora sospese le attività all’aperto, anzi il settore del by night è l’unico che non ha una data per la riapertura. Abbiamo sentito gestori di locali civitanovesi ma anche figure chiave come deejay e vocalist che purtroppo non lavorano da mesi. "La scorsa estate siamo passai per untori – esordisce Aldo Ascani della discoteca Shada – e non ci prendono in considerazione, come se l’intrattenimento non dia lavoro. I veri problemi di assembramento li creano quegli chalet che, abusivamente, si trasformano in discoteca… Strutture come la mia, in regola, restano chiuse e, anche se abbiamo la spiaggia o la cena, la mancanza delle notti ci causa il 70% in meno di entrate. Da quando verrà abolito il coprifuoco dovrebbero esserci tutte le riaperture, ma intanto il Silb (l’associazione delle imprese dell’intrattenimento, ndr) incalzerà il governo perché vogliamo un trattamento paritario con i concerti (dal primo giugno ok a mille persone all’aperto). Potremmo riaprire con una capienza ridotta". Mauro Raschia del Cala Maretto se lo aspettava: "Questo settore è stato eccessivamente penalizzato e una forma di protesta non cambierebbe nulla. L’unica cosa fatta è stata allungare il coprifuoco alle 23 e se non altro i clienti potranno cenare con più calma. Chiaro che non possiamo programmare le feste il lunedì ma se anche la situazione dovesse rimanere più o meno questa, io non mi lamento. La stagione estiva ci ha visti già terminare tutti gli ombrelloni stagionali, stiamo avendo tante persone all’aperitivo e lavoriamo bene con il ristorante". Tra i dj più apprezzati c’è Simone Barbaresi. "Si poteva concedere di far ballare con la mascherina e distanziati, anche perché negli ultimi anni ho notato che si balla sempre meno, la discoteca è diventata più un ritrovo. Per me proprio quest’anno ricorre il trentennale da dj e non è stato come speravo. Non potendo lavorare, ho ideato con Gianni Schiuma la web radio che lanciamo dal Viniles. In conclusione voglio essere positivo e secondo me con l’inizio dell’estate tornerà la movida". A darle carica, oltre alla musica, ci pensano i vocalist come Luca Coacci, in arte Kovac (neo direttore artistico dello chalet portorecanatese Cayo Coco): "Credo che il settore sia stato sempre collaborativo, accettando ad esempio le chiusure della scorsa estate e vedrete che ora torneranno gli assembramenti altrove come nei bar. Non capisco inoltre perché dal primo giugno sì ai concerti all’aperto mentre in discoteca no... Sono vocalist ma in queste settimane ho spento la voce purtroppo. Vorrei esplodere di entusiasmo, spero che per l’inizio di luglio torneremo a ballare".