Istituzione della commissione pari opportunità, diffusione capillare di informazioni sui servizi attivi nel territorio a supporto delle donne, servizi consultoriali, con ambulatori per la contraccezione e la salute della donna. Un’azione programmata e diffusa di promozione dell’educazione alle differenze nelle scuole della città al fine di elaborare interventi formativi e informativi sull’affettività e sulla sessualità. Sono tra le proposte contenute nel documento che sarà consegnato all’amministrazione comunale di Tolentino, dopo la manifestazione "Mai più… sta’ zitta" che si è svolta a marzo per dire no alla violenza sulle donne. Le vie e le piazze si erano colorate di impegno, parole, musica e danza con l’iniziativa promossa da una rete di associazioni cittadine (circolo Legambiente Il Pettirosso con il Gruppo ragazzi Lic, Amici Per, I Ponti del Diavolo, Auser, Sermit, Collettivo studentesco Reforma, Commercio Equo e Solidale, Federconsumatori, Croce Rossa, Aido, Cittadini dal mondo, Osservatorio di genere, Sfumature danza, coordinamento donne Rls Cisl; Libera Macerata, Avis, Galt Gruppo Alzheimer Tolentino, Ats 16 e 15).
Nel testo si chiede al Comune di "impegnarsi a promuovere politiche di parità tra uomini e donne in tutti i campi, favorendo una cittadinanza attiva e priva di discriminazioni". Si chiede poi l’attivazione in modo permanente di uno sportello dedicato alla tutela delle donne vittime di violenza. E la creazione di uno spazio pubblico per dar vita ad un parco dedicato alle nuove nate che simboleggi la forza delle donne (va detto però che esiste già un’iniziativa simile con i nuovi nati, maschi e femmine). Esiste poi uno sportello antiviolenza, attivo su richiesta per le donne vittime (0733-256487, cavsosdonna@comune.macerata.it per chiedere un appuntamento in un ufficio messo a disposizione dall’ufficio servizi sociali di Tolentino). Per quanto riguarda la commissione pari opportunità, all’ultimo Consiglio comunale è stata approvata all’unanimità la mozione della consigliera di minoranza Monia Prioretti sulla sua riattivazione, insieme alla consulta delle donne e ad altri strumenti di partecipazione femminile.