Dolore e solidarietà, il coraggio delle donne

Miroslava, Anna, Halina: le storie delle ucraine che da anni vivono nel Maceratese e per prime si sono rimboccate le maniche per dare una mano ai connazionali

"Le persone del territorio ci conoscono perché spesso lavoriamo nelle famiglie. Ci aiutiamo con il passaparola". Halina Bukata, 64enne di Ternopil (Ucraina occidentale), è arrivata sul territorio una ventina d’anni fa e vive da tempo a Caldarola. È madre di tre figli e nonna di altrettanti nipoti. La raccolta di beni di prima necessità promossa anche con il tramite di nonna Halina ha permesso la settimana scorsa alla chiesa ortodossa di riempire un furgone carico di pacchi, tra medicinali, coperte, prodotti per l’igiene personale, cibo in scatola. "A casa mia non è ancora arrivata la guerra – racconta –, ma ho amici e cugini a Kiev. Qualcuno è riuscito a scappare, qualcun altro no. Chi avrebbe mai pensato che saremmo arrivati a questo? Vogliamo essere liberi, sappiamo dove è meglio andare. Le donne rappresentano questa forza e questa voglia di libertà".

l. gen.