Domande per l’asilo nido, in arrivo contributi comunali

Per il "Nidotondo" presentato un progetto da oltre due milioni per migliorare la struttura

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Si nasce sempre di meno a Recanati, come in quasi tutto il Paese: se vent’anni fa l’ufficio anagrafe registrava 171 nuovi bambini (dati 2002), nell’anno appena concluso sono stati 119 le nascite certificate e purtroppo tutte fuori Comune vista la chiusura, nel frattempo, del reparto maternità all’ex ospedale "Santa Lucia", oggi ospedale di Comunità. Di queste due sono i bambini nati in casa, seppur sotto la supervisione dei sanitari, e non in ospedale. I motivi del perché sempre di più le giovani coppie decidono di non far figli o di farne davvero pochi sono tanti, fra questi anche il fatto che, essendo spesso entrambi i coniugi impegnati nel lavoro, diviene sempre più necessario l’accesso a servizi a favore dell’infanzia, ad iniziare da quello del nido. Avere una baby sitter a tempo pieno comporta una spesa non indifferente che non tutti possono affrontate in assenza di un aiuto da parte dei genitori. In città, purtroppo, c’è solo una struttura pubblica, il "Nidotondo" di via Vogel che può ospitare al massimo, per ogni anno scolastico, 39 bambini divisi in tre fasce d’età: lattanti, medi e grandi. Recentemente il servizio si è adeguato al metodo Montessori ed è stato presentato, nell’ambito dei finanziamenti del Pnrr, un progetto per l’ampliamento degli spazi, l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico per un importo complessivo di 2.068.800 euro. In questi giorni il dirigente del servizio ha pubblicato l’avviso per presentare la domanda di ammissione al servizio (scadenza 30 giugno – modulistica reperibile sul sito del Comune) per i bambini di un’età compresa tra tre e trentasei mesi, in regola con gli obblighi vaccinali ed esenti da malattie infettive e contagiose. Anche le rette di frequenza, pur non avendo subito aumenti in questi ultimi anni, sono un po’ una spina sul fianco per le famiglie e sono diversificate a seconda della fascia oraria prescelta (se part-time o tempo pieno). Se si è residenti a Recanati si paga 325 euro per il part-time (dalle 7.30 alle 14 oppure dalle 12.30 alle 18) e 500 per il tempo pieno (7.30 – 18). I non residenti hanno tariffe più elevate: part-time 420 e tempo pieno 650 euro. A queste rette va aggiunto il buono pasto giornaliero di 3,75 euro (riduzione 20% per il secondo figlio che utilizza la mensa). Una mano per pagare la retta arriva sia dallo Stato con il bonus bebè sia dall’amministrazione comunale che entro il mese di giugno pubblicherà uno specifico bando per la concessione di contributi comunali.

Antonio Tubaldi