Dopo il sisma le case non bastano E c’è chi finisce a Esanatoglia

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Per gli universitari fuorisede non è mai stato facile trovare alloggi, e anche a Camerino sono confermate delle tendenze nazionali, come i costi lievitati, ma anche particolarità dovute al terremoto e agli alloggi dell’Erdis. "C’è grandissima richiesta, nonostante i posti letto dell’Erdis sono aumentati, ma non siamo riusciti ad accontentare tutti. A lezioni iniziate ci chiamano ancora", osserva Daniele Massimi, titolare dell’agenzia immobiliare BCAgency. Il problema è dovuto al calo di offerta di posti letto conseguente al sisma, considerando che tantissime case sono danneggiate. Molti posti letto sono arrivati dagli alloggi dell’Erdis e dal nuovo campus in via D’Accorso. "Tanti, anche volendo venire ad abitare a Camerino, non hanno potuto – spiega Massimi (nella foto) –. Alcuni vanno a Castelraimondo, qualcuno in una struttura per studenti della Curia a Esanatoglia. Non è solo una questione di prezzi, ma di disponibilità. Anche la Pro loco i posti letto li ha dati tutti". Proprio la Pro loco infatti ha iniziato un’attività di "centralino", intercettando le offerte dei privati. Casi particolari li evidenzia poi Riccardo Cellocco, garante degli studenti nel cda di Unicam: "In una casa vicino alle facoltà c’erano monolocali arrivati a 500 o 600 euro al mese. Sono eccezioni ma ci sono. Tra gli alloggi Erdis ci sono i container dal terremoto che sono economici, ma richiedono uno stile di vita particolare". Ora la situazione è in miglioramento rispetto agli ultimi anni. Si prevede infatti un boom di nuovi posti letti per il futuro e i prezzi, dopo impennate che hanno fatto raggiungere cifre simili a città come Bologna, stanno riscendendo con gradualità: "I posti letto andranno ad aumentare, visto che si ricostruiranno le case. I prezzi di una singola ora sono sui 200 – 250 euro spese escluse. – conclude Massimi –. Con questi due anni di Covid non ci ricordavamo forse di quanti posti avessimo bisogno".

Marco Belardinelli