Droga al volante, l'esperto: "Mix di coca e cannabis, così si perde il senso del limite

Fabio Frascarelli Gervasi medico della Questura

Controlli di polizia

Controlli di polizia

Macerata, 10 novembre 2018 - Non solo alcol, ma anche un mix di alcol e più droghe è quello che viene trovato sempre più spesso nel sangue dei giovani che vengono fermati, sopratutto durante i controlli straordinari messi in campo nel fine settimana dagli agenti della polizia stradale. «La semplice positività alla cannabis è ormai quasi residuale rispetto alle poliassunzioni – spiega Fabio Frascarelli Gervasi, dirigente dell’ufficio Sanitario della questura –. L’associazione che più di frequente riscontriamo nei controlli è quella tra cocaina e Thc (tetraidrocannabinolo, uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis, ndr), talvolta anche cocaina e metanfetamina o tra cocaina e anfetamine. Ma ciascuna di queste molecole interagisce in modo variabile a seconda della persona, della quantità dell’assunzione, del tempo intercorso tra l’assunzione e il porsi alla guida e dell’interazione con l’alcol. Tutto ciò determina modifiche comportamentali rilevanti».

L’alcol, come spiega il medico della questura, infatti, «porta alla riduzione dei tempi di reazione e alla riduzione del campo visivo, la cocaina nella fase iniziale provoca euforia, mancanza del senso del limite e induce il guidatore a fare cose senza avere contezza del rischio a cui sottopone se stesso e gli altri, poi subentra la fase down con la sonnolenza e in alcuni fasi anche colpi di sonno. Lo stesso dicasi per la cannabis che, dopo i momenti di iniziale euforia porta a un effetto sedativo e addirittura può condurre al sonno. Ognuna di queste sostanze ha degli effetti specifici che, quando vanno a interagire tra di loro, possono portare a dei risultati estremante imprevedibili».

Altro dato preoccupante è la facilità con cui i ragazzi assumono alcol e droghe senza rendersi conto dei reali problemi a cui potrebbero andare incontro. «A ogni controllo incontriamo moltissimi giovani – aggiunge il dirigente – e chiacchierando con loro all’interno del camper in cui li portiamo per i prelievi si capisce come assumere delle sostanze per loro significhi spesso principalmente entrare a fare parte del gruppo. Così come si va ballare insieme, si fa il biglietto d’ingresso in discoteca e poi la bevuta insieme, così si assume la cocaina». Altro problema riguarda l’uso della cannabis light. «È capitato anche che alcuni ragazzi ci abbiamo detto di avere fumato cannabis legale – continua Gervasi –, ma bisogna ricordare che il Thc è una sostanza tabellata e la macchinetta che utilizziamo per eseguire i controlli non fa distinzioni tra cannabis legale o illegale. Se si assume Thc, questa viene rilevata con tutte le conseguenze del caso sia per se stessi che per gli altri, nel caso si siano verificati degli incidenti».

c. sen.