Due nuove panchine gialle per dire no al bullismo

Iniziativa dell’associazione Helpis. La preside Cimmino: "L’obiettivo. è di sensibilizzare i ragazzi"

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Si allarga la rete delle panchine gialle dell’associazione Helpis contro il bullismo e il cyber bullismo. San Ginesio e Mogliano ne sono testimoni. Si tratta di un progetto realizzato con il patrocinio del ministero dell’interno e il patrocinio dell’Anci (Associazione nazionale Comuni Italiani). All’Ipsia "Renzo Frau", sede di San Ginesio, grazie agli studenti del terzo e quarto Ipaf sezione arredo, c’è la Panchina numero 23 della rete nazionale Panchine Gialle di Helpis onlus. Ieri il presidente dell’associazione Gino Fanelli si è congratulato con la scuola, durante la cerimonia di inaugurazione, con la preside Ida Cimmino, la prof Michela Ciamarra, referente per bullismo e cyber bullismo per l’Ipsia Frau, che ha ideato il progetto, e il docente itp (insegnante tecnico pratico) Gabriella Staffolani della sezione arredo. "L’ iniziativa ci ha dato l’opportunità di arricchire l’azione di sensibilizzazione che l’Ipsia Frau programma annualmente – commenta la dirigente scolastica –. I riflettori non sono mai abbastanza accesi su questo fenomeno e bisogna continuamente lavorare affinché gli studenti sappiano riconoscerlo e combatterlo con fermezza". Mercoledì, invece, gli alunni dell’istituto comprensivo Giovanni XXIII di Mogliano hanno partecipato all’iniziativa promossa dalla Pro Loco: i ragazzi delle medie, muniti di pennelli e vernice gialla, hanno dato vita a "Gina la panchina", all’ingresso del parco comunale. Presenti, oltre a Fanelli, il primo cittadino Cecilia Cesetti, la preside Natascia Cimini, il parroco padre Mauro Valentini, la Polizia municipale e il consiglio comunale dei ragazzi con il sindaco Giovanni Astolfi e la vice Diana Procaccini. Ogni ragazzo ha creato uno slogan condividendo delle attività. E sulla panchina gialla è stata affissa una targa con su scritto lo slogan di Filippo Ottavi della quinta della primaria di Mogliano: "Per fare centro non bisogna bersagliare gli altri".