Duemila vaccinazioni in un giorno Ancora code nell’hub di Piediripa

La campagna in provincia accelera, esulta la Corsi: "Grande sforzo, perfezioneremo l’organizzazione". Il comandante dei vigili: cerchiamo di velocizzare l’accettazione, percorsi separati tra prime dosi e richiami

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La svolta annunciata si è realizzata: ieri nei presidi vaccinali della provincia sono state superate le duemila somministrazioni di vaccino contro il Coronavirus. "Man mano che procediamo, riusciamo a perfezionare l’organizzazione e ad accelerare la campagna vaccinale, soprattutto grazie allo straordinario impegno profuso da tutti gli operatori sanitari", sottolinea con soddisfazione Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3. Intanto i numeri che migliorano hanno consentito di "restituire" dieci posti letto alla chirurgia dell’ospedale di Civitanova, dove riprendono anche le sedute operatorie, cinque a settimana. Di nuovo disponibili tre posti in rianimazione.

Sul fronte della profilassi, però, si registrano code al centro vaccinale, tanto che ieri è intervenuta anche la polizia municipale per accelerare le pratiche. Nel primo pomeriggio di ieri si sono formate lunghe code fuori dal centro vaccinale di Piediripa (stessa situazione a Civitanova, ne riferiamo a parte), che occupavano quasi tutto lo spazio esterno, tanto che la zona è stata transennata in modo da garantire il rispetto delle distanze. Dalle 13.30 circa, infatti, gli agenti della polizia municipale hanno dovuto gestire un flusso maggiore di persone, tanto da bloccare sin dal cancello chi aveva l’appuntamento per una fascia orario successiva: l’attesa per ricevere il vaccino si attestava sui 40 minuti circa, con il rischio assembramenti anche dentro la struttura.

In questi giorni in cui la campagna sta aumentando il numero dei vaccinandi, risulta più difficile gestire un maggior numero di persone visto che nella zona dedicata all’accettazione ci sono comunque due addetti, e all’interno, le cabine operative ieri erano sei su undici. All’interno della sala d’attesa è stato aperto un accesso aggiuntivo ad un’altra area limitrofa con tavoli e sedie, anche per permettere a coloro che ancora non lo avevano fatto la compilazione dei moduli.

Nel giro di poco più di un’ora la situazione ieri pomeriggio è stata risolta, anche perché visto che le prime dosi procedevano a passo meno spedito, sono stati fatti passare avanti coloro che dovevano fare il richiamo. "Sono aumentate le persone a cui vengono somministrate le dosi, per cui si cerca di accelerare e di ottimizzarle al massimo – spiega Danilo Doria, comandante della polizia municipale –. Abbiamo accelerato la procedura di accettazione, visto che c’erano molte persone fuori ad aspettare, mentre dentro la sala d’attesa era semi-vuota; e poi abbiamo differenziato tra chi deve ricevere la prima dose e invece chi deve fare il richiamo".

Franco Veroli

Marta Palazzini