E torna il problema dell’acqua Pre-allerta in tredici comuni

"Questo, di solito, è il periodo peggiore dell’anno: i sistemi idrici soffrono della mancanza di precipitazioni risentendo ora della siccità estiva. Ma questa volta forse la situazione è più delicata rispetto agli anni scorsi". A parlare è Massimo Principi, direttore dell’Ato 3, che evidenzia un quadro di pre-allerta, non trattandosi ancora di crisi idrica. "In questa fase l’aspetto positivo, rispetto all’estate, è che almeno sono diminuiti i consumi – precisa –. Nella bella stagione 2022, infatti, sono stati registrati consumi più alti della media per una maggiore affluenza di turisti". "Le falde si sono abbassate – prosegue – e la situazione più critica emerge sulla vallata del Chienti e soprattutto sulle sorgenti montane, superficiali, dove è difficile trattenere l’acqua e non si riesce a garantire continuità nei prelievi. Stessa cosa per gli abbeveratoi. Invece le città, dove si trovano acquedotti più profondi, risentono meno del problema. Ad eccezione di Camerino, a causa di un sistema di approvvigionamento vecchio e lungo, più soggetto all’usura; per ricaricare il serbatoio, vengono effettuate chiusure e aperture degli acquedotti, come è avvenuto nei giorni scorsi. In generale comunque notiamo un consumo responsabile da parte dei cittadini. Si tratta di un periodo di magra che stiamo cercando di superare: l’attenzione resta alta. Prosegue anche la campagna di sensibilizzazione antispreco". La preallerta è stata lanciata anche da Tennacola spa, la società del servizio idrico integrato copre 27 Comuni, di cui 14 nel Fermano e 13 nel Maceratese: Sarnano, San Ginesio, Gualdo, Penna San Giovanni, Sant’Angelo in Pontano, Ripe San Ginesio, Colmurano, Urbisaglia, Loro Piceno, Mogliano, Petriolo, Monte San Giusto e Monte San Martino.

l. g.