
Un reading "per conoscere insieme l’uomo e l’artista Battisti". Oggi alle ore 17 Cesare Bocci, attore apprezzato dal grande pubblico, porta in scena al Vaccaj di Tolentino (teatro che lo ha visto esordire agli albori della sua carriera negli anni ‘80 con la Compagnia della Rancia) lo spettacolo "Lucio Battisti. Emozioni…!". Un viaggio di musica e parole nella storia di uno dei cantautori più amati, che ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica arrivando a vendere oltre 25 milioni di dischi. Bocci sarà affiancato dalle raffinate citazioni musicali eseguite dal vivo dall’Orchestra Mercadante (composta da sette musicisti), diretta dal maestro Rocco De Bernardis.
Cesare Bocci, com’è partita l’idea di questo spettacolo?
"A dare la spinta, il fatto che ricorrono gli ottant’anni dalla nascita di Battisti. Ma, al di là di questo, ci sarebbe stata comunque l’occasione per celebrare colui che ha segnato la storia della musica italiana dalla fine degli anni Sessanta, e continua a farlo ancora oggi. Poi c’è anche la volontà di farlo conoscere alle nuove generazioni, ai giovani; mia figlia e i suoi amici ascoltano Battisti, ma non sanno la storia che ha portato a comporre quelle canzoni, gli aneddoti".
Perché Battisti, oltre che sempre attuale, è stato rivoluzionario?
"La sua musicalità e i testi di Mogol (con temi anche nuovi e inusuali, a volte controversi) erano avanti per quei tempi. Basti pensare al suo modo di cantare: lo faceva con una voce sgranata, a differenza di altri cantanti più ’puliti’. Tra i critici musicali, Natalia Aspesi paragonò la voce di Battisti a dei “chiodi che stridono in gola“. Ma la sua era una non voce, che rendeva i testi ancora più incisivi. La sua intonazione non era perfetta ma quante emozioni ci hanno dato le sue canzoni; ci hanno accompagnato in vari momenti della vita, con gli amori, con le fidanzate e possibili fidanzate".
La sua canzone di Battisti preferita?
"Difficile dirlo, perché ognuna ha una sua particolarità e bellezza. Da ’I giardini di marzo’ a ’Emozioni’ appunto. Quest’ultima è una meravigliosa poesia cantata. Il reading è stato anche per me un modo di riscoprire Battisti. Da ragazzi il juke box del bar del paese diventata rosso per ascoltare i suoi brani. Ma ora ho approfondito di più il lato umano, il rapporto conflittuale con la stampa, perché si era ritirato così presto, i pochi concerti dal vivo, il fatto di non riuscire a sopportare la pressione di un successo enorme arrivato in pochissimo tempo". "Sul palco con me c’è l’Orchestra Mercadante. Non è uno spettacolo cantato, ma è bello che le persone non riescano a trattenersi quando ascolta le parole ad esempio di ’Acqua azzurra, acqua chiara’, e noi cantiamo con loro. Entriamo nell’atmosfera toccando determinati ’interruttori’, emozioni e ricordi che riportano indietro nel tempo".
I suoi progetti in cantiere?
"Ora sto girando un film per il cinema in Campania; uscirà invece a inizio anno un film su Margherita Hack per Rai 1. Per il teatro, fino a metà dicembre sarò in giro con lo spettacolo su battisti, mentre i primi di gennaio ricomincerà la tournée de "Il figlio" per tre mesi e mezzo".
Biglietti disponibili online su vivaticket.com e al botteghino (info@teatrovaccaj.it – 0733.960059).