REDAZIONE MACERATA

Elezioni, spunta una nuova lista civica

Si chiamerà "La Montecosaro che vogliamo". I promotori: "Allargheremo le nostre proposte al mondo dell’associazionismo" .

Elezioni, spunta una nuova lista civica

Alle prossime amministrative di primavera, a Montecosaro sarà quasi certamente in campo anche una nuova lista, marcatamente civica. Il nome, "La Montecosaro che vogliamo" è già stato scelto dal comitato promotore, di cui è responsabile Luigi Menichelli. "Per questo nostro ambizioso progetto, per il quale si sta ragionando da diverse settimane – spiega – abbiamo già fatto dei primi incontri con cittadini o gruppi. Ora allargheremo la proposta al mondo dell’associazionismo, a quello economico - produttivo e sociale che opera sul territorio".

L’impostazione è chiara. "Vogliamo essere un’occasione in più di confronto e dialogo e, eventualmente, una alternativa per la gestione di questo piccolo comune a ridosso di una città importante come Civitanova. Intendiamo essere una lista civica e ci appassioniamo al confronto per definire il miglior progetto per la Montecosaro dei prossimi anni". Un gruppo che non è interessato alle polemiche o a parlare del passato o su chi ha amministrato bene oppure male. "Siamo disponibili a confrontarci con tutti su quello che è il bene comune che abbiamo avuto in dote. A noi sembra che ci sia un forte bisogno, tra i cittadini, di avere anche qualche novità nel governo di Montecosaro, ridando slancio ad un modello di crescita più ordinato, con un progetto per una più vigorosa qualità urbana, soprattutto a Montecosaro Scalo, e dunque, una migliore qualità della vita, una crescita dei servizi, la semplificazione del sistema amministrativo che faciliti un più efficace scambio - collaborazione tra chi amministra e i cittadini".

Il comitato ha in mente un paese più green, con il recupero di aree e beni da tempo abbandonate, con una viabilità più adeguata, con iniziative e attività tutto l’anno e non solo in certi periodi per essere orgogliosi di vivere a Montecosaro, "evitando il rischio di diventare semplicemente la periferia di una cittadina più grande".