Eliminato il rischio idraulico del torrente Madonna: conclusi i lavori

Taglio del nastro a Pian della Noce, Aguzzi: "Interventi necessari"

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Ultimati i lavori per la messa in sicurezza del ponte sulla strada comunale di Pian della Noce, per l’eliminazione del rischio idraulico del torrente Madonna, che scorre a margine dell’abitato storico e delle attuali abitazioni di emergenza post-sisma, a Monte Cavallo. Ieri si è svolta la cerimonia di apertura del ponte, alla presenza dell’assessore regionale Stefano Aguzzi, del sindaco Pietro Cecoli e delle consigliere regionali Elena Leonardi e Anna Menghi. "Erano interventi necessari e urgenti da realizzare – ha detto Aguzzi –. Nonostante l’iter sia stato complesso, sono soddisfatto che siano stati completati, grazie all’impegno e alla collaborazione sia della Regione che delle amministrazioni locali, degli enti e dei tecnici incaricati". La Regione ha utilizzato i fondi Por-Fers destinati alla riduzione del rischio idraulico nei territori terremotati, destinando 600mila euro alle opere per Monte Cavallo. Il percorso amministrativo non è stato semplice in quanto la progettazione si colloca in zona di pregio ambientale. Dopo circa un anno, i lavori sono stati terminati. La progettazione e l’esecuzione sono state curate in ogni sua fase dai dipendenti del Genio civile di Macerata. E’ stato progettato un nuovo ponte della lunghezza di 12 metri, a due carreggiate. Gli interventi si sono concentrati sul torrente Madonna. L’obiettivo è stato ripristinare l’argine di difesa dell’abitato, con attenzione sugli accessi ai fondi privati, prevedendo dossi artificiali per contenere le acque. Il ripristino dell’argine è avvenuto emulando la tecnica dei muretti a secco, patrimonio culturale dell’Alto Chienti e Potenza, riconosciuta ultimamente come opera patrimonio immateriale dell’Unesco. "Con la realizzazione del muretto – ha concluso Aguzzi – si è portato a termine un intervento che oltre ad essere funzionale all’eliminazione del rischio idraulico, preserva una tecnica e una costruzione strettamente connesse ad elementi identitari e culturali del Maceratese, che possono diventare un focus di riferimento per altri interventi da realizzare in contesti simili".

Lucia Gentili