FRANCO VEROLI
Cronaca

Emergenza, a Macerata mancano i medici: “Salgono a 22 i posti vacanti”

Dimissioni e mancate accettazioni, aumentano le caselle vuote nelle Potes

Mancanza di medici a Macerata. Il dipartimento di emergenza-urgenza è quello che risulta più in sofferenza

Mancanza di medici a Macerata. Il dipartimento di emergenza-urgenza è quello che risulta più in sofferenza

Macerata, 29 settembre 2024 – Sono 22, nel territorio dell’Ast di Macerata, i posti vacanti (38 ore settimanali ognuno) per le Postazioni di emergenza territoriale sanitaria (Potes): 10 nel Distretto di Macerata, 7 in quello di Camerino, 5 in quello di Civitanova. Questo il quadro che emerge dall’ultima rilevazione di settembre: rispetto a quella dello scorso marzo la situazione è in peggioramento, visto che le caselle vuote erano state 18.

Che cosa è successo? “Le assegnazioni sono andate deserte per mancanza di accettazioni da parte di medici aspiranti agli incarichi. Nel frattempo sono state registrate diverse dimissioni volontarie”. Il risultato è che si continua a lavorare sotto organico, con tutto quel che ne consegue, visto che garantire un servizio così importante con forze ridotte è sempre più difficile, nonostante l’Ast cerchi di porre rimedio con incarichi a tempo. Purtroppo nella generale mancanza di medici, il dipartimento di emergenza - urgenza è quello che risulta più in sofferenza.

Lo scorso luglio si sono concluse le operazioni inerenti ad un concorso per assumere otto medici da destinare ai pronti soccorso, ma con scarso successo. Proprio in questi giorni è stato pubblicato un nuovo bando per assumere sei medici ancora mancanti, a tempo pieno e indeterminato, mentre per far fronte alle carenze si continua a far ricorso alle cooperative private. Ma anche in altri reparti i problemi non mancano, tanto che sono stati prorogati ben 12 contratti di collaborazione coordinata e continuativa e libero-professionali stipulati con medici abilitati in pensione: due di 36 ore settimanali ciascuno per l’Anestesia e Rianimazione a di Camerino; due per la medicina di emergenza – urgenza di San Severino; due per il Punto di primo intervento dell’ospedale di comunità di Recanati; uno per Punto di primo intervento dell’ospedale di comunità di Tolentino; uno per la medicina generale a Monte San Martino; uno per la medicina generale a Valfornace – Bolognola – Fiastra; uno per Nefrodialisi a Civitanova; uno per la medicina di emergenza – urgenza a Civitanova; uno per l’Hospice di San Severino. Viste le criticità, a un altro medico in pensione che ha già un incarico al punto di primo intervento dell’ospedale di Tolentino, l’orario settimanale è stato aumentato fino a 42 ore.