Enrico Pichierri morto a 24 anni due giorni dopo l'incidente. Donati gli organi

Il settempedano non ce l'ha fatta: martedì lo schianto a Porto Sant’Elpidio, dove si era trasferito da poco

Enrico Pichierri morto a 24 anni due giorni dopo l'incidente a Porto Sant'Elpidio

Enrico Pichierri morto a 24 anni due giorni dopo l'incidente a Porto Sant'Elpidio

San Severino (Macerata) - È morto a 24 anni dopo due giorni di agonia. Non c’è stato nulla da fare per il settempedano Enrico Pichierri, operaio del mobilificio Falc a Chiesanuova di Treia, coinvolto in un incidente in moto martedì mattina a Porto Sant’Elpidio. Portato in condizioni disperate all’ospedale di Torrette ad Ancona, il ragazzo ha lottato tra la vita e la morte per 48 ore. Poi all’ora di pranzo, è stato dichiarato il decesso. In serata i medici dell’ospedale regionale hanno proceduto all’espianto di alcuni organi, seguendo le volontà dello stesso Enrico, che aveva dato il consenso quando gli era stata rilasciata la carta d’identità.

L’incidente si era verificato poco dopo le 7 di martedì in zona Fonte di Mare a Porto Sant’Elpidio, dove il ragazzo si era trasferito con la famiglia da appena tre mesi, dopo vent’anni a San Severino. Pichierri stava andando al lavoro in sella alla sua Kawasaki quando, per cause in corso di accertamento, era rimasto coinvolto in un incidente con una Lancia Y guidata da un 71enne originario di Muccia. L’operaio era stato sbalzato per 7/8 metri, battendo la testa con violenza. Il 24enne aveva subito perso conoscenza: dopo essere stato intubato, era stato caricato su un’eliambulanza e trasferito a Torrette in condizioni disperate. Ieri il tragico epilogo.

Enrico, "Pikkio" per gli amici, lascia il padre Luigi (muratore), la mamma Albina (casalinga) e la sorella Valeria. La famiglia, originaria di Manduria in Puglia, si era trasferita a San Severino quando Enrico aveva quattro anni. Fino a tre mesi fa aveva vissuto nel rione Di Contro, poi il trasferimento a Porto Sant’Elpidio. Nonostante il trasloco, Enrico aveva continuato a lavorare alla Falc di Chiesanuova, dove era benvoluto sia dai titolari che dai colleghi. Partiva tutte le mattine alle 7 per andare a Chiesanuova, in auto o in moto. E proprio alla Falc era diretto martedì mattina, quando è avvenuto l’incidente. Grande appassionato di palestra, molto attento all’alimentazione, aveva partecipato anche a gare di body building.

"Era un bravissimo ragazzo", lo ricorda Salvatore Zizzi, sindacalista dell’Ugl e amico di famiglia. "Era sempre sorridente e pronto allo scherzo – sono le parole di Alex Di Francesco, collega alla Falc –. Da circa tre anni lavoravamo assieme. Ogni tanto ci si frequentava anche fuori dal lavoro, ma da quando si era trasferito da San Severino a Porto Sant’Elpidio era più difficile". Ieri sera il funerale non era stato ancora fissato. Con ogni probabilità sarà celebrato a Porto Sant’Elpidio, dove Enrico sarà seppellito.