A pensarci bene la gara di Coppa Italia di sabato sera, per la Recanatese, non ha detto proprio niente di nuovo e quelle problematicità emerse nel corso delle amichevoli agostane si sono acuite ulteriormente anche per il forfait, in extremis, di capitan Sbaffo. Con un "line-up" iniziale infarcito di ragazzi e con tre soli "senatori" in campo (Ferrante, Mordini e Melchiorri), pretendere molto di più sarebbe stata pura utopia, però resta il fatto che le amnesie sui tre gol dell’Ancona dovranno essere oggetto di profonde riflessioni. L’autorete di Canonici, la palombella di Martiniello e il rigore di Boccardi sono tutti episodi scaturiti da errori o leggerezze: vero che con tanti sbarbatelli in campo può succedere ma abbiamo visto troppa sbadataggine nei disimpegni e scarsissima "garra" agonistica. Filippi, che tra l’altro si è fatto le ossa nei roventi terreni del Sud, parla con la consueta diplomazia ma traspare evidente l’arrabbiatura: "Queste partite comunque servono per far comprendere ai giovani come funziona in queste categorie. Chiaramente poi se qualche meccanismo non va nei giocatori cardine andiamo fatalmente in difficoltà. Non sono contento del risultato ma i ragazzi hanno dato tutto pur ribadendo che abbiamo concesso troppe occasioni agli avversari che hanno meritato, ci tengo a dirlo, la vittoria".
Dunque, tradotto, una piccola lezione che dovrà servire ai suoi ed è facile immaginare una solenne lavata di capo, per qualcuno, alla ripresa degli allenamenti. Su Sbaffo poi lo stop è stato meramente precauzionale: "Dopo un fastidio accusato nella rifinitura, di concerto con lo staff medico, abbiamo preferito non rischiare dando spazio quindi a qualche suo compagno che ha maggior bisogno di essere valutato". E’ di evidenza solare poi che quest’organico deve essere notevolmente rafforzato e lo diciamo anche a prescindere dall’obiettivo. Nessuno lo nasconde: occorrono almeno quattro elementi di spessore e di esperienza che tra l’altro possono così contribuire alla crescita di questi virgulti, interessanti ma davvero ancora molto molto acerbi.
Per l’ufficializzazione di Cusumano dovrebbe essere questione di ore ma la "caccia" è apertissima, sempre in difesa ma soprattutto dalla cintola in su dove le urgenze sono più evidenti. Melchiorri, contro la sua ex squadra, se avessimo dovuto stilare una pagella, lo avremmo archiviato come "non giudicabile", vista la serata nella quale ha avuto rarissimi palloni giocabili. Ma, lo ribadiamo ancora, è stato un test scarsamente attendibile che ha rafforzato la convinzione che, in attesa dell’esordio in campionato contro la Fermana, occorrerà darci dentro di brutto, negli allenamenti… e nelle trattative.
Andrea Verdolini