Macerata, all'esame per la patente con cellulare e microcamera: denunciati

Avevano speso 10mila euro per l'attrezzatura ad alta tecnologia e le risposte ai quiz erano quasi tutte sbagliate. Nei guai tre giovani

Esame per la patente

Esame per la patente

Macerata, 23 marzo 2018 – Spendono 10mila euro in tecnologia per superare i quiz per la patente ma sbagliano quasi tutte le risposte e in più vengono denunciati. I furbetti sono due giovani cinesi residenti uno a Montecosaro e l’altro a Montegranaro, in possesso di regolare permesso di soggiorno, lavoratori nel settore calzaturiero. Per passare l’esami di guida si sono dotati di un telefono di ultima generazione fissato all’altezza dello sterno con dello scotch e collegato con un auricolare wireless posizionato nell’orecchio, per ricevere le comunicazioni da una complice, anche lei cinese, posizionata all’esterno, in un’auto parcheggiata. La donna aveva con sé ben tre cellulari e batterie supplementari.

La truffa ideata prevedeva che i due esaminandi inviassero le foto dei quiz fatte con una microcamera applicata all’orologio per poi ricevere, tramite l’auricolare, la risposta corretta. La complice, anche lei per nulla a conoscenza della lingua italiana, oltre alla dotazione tecnologica aveva un questionario bilingue italiano-cinese per il conseguimento della patente A e B.

Durante l’esame, sostenuto da una ventina di persone, i candidati cinesi, con indosso dei giubbotti pesanti nonostante il caldo, hanno iniziato a compilare velocemente i test. Ma al momento della consegna dei documenti di identità era emerso che entrambi non parlavano l’italiano né lo comprendevano nella forma scritta. A quel punto un’esaminatrice si è insospettita. Alla motorizzazione è quindi intervenuta una volante della questura. Grazie ai controlli dei poliziotti è stato scoperta tutta l’attrezzatura ad alta tecnologia, poi sequestrata, della quale i due giovani si erano dotati. La denuncia per concorso in truffa aggravata è scattata per tutti e tre.

Quella che doveva essere una prova facilitata, seppur in modo fraudolento dall’uso tecnologia di ultima generazione, si è rivelata non vincente: verificando la modulistica compilata dai due fino all’intervento della polizia, è risultato che le risposte ai quiz erano quasi tutte sbagliate.