Evasore totale e pluricondannato Maxi sequestro a un imprenditore

Operazione della Direzione antimafia: requisite tre case e auto per un valore di un milione di euro

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di Paola Pagnanelli

Evasore totale, pluripregiudicato e con un tenore di vita tutt’altro che francescano, è finito nel mirino della Direzione antimafia che gli ha sequestrato tre case e auto per un valore totale di un milione di euro. Si tratta di un imprenditore, domiciliato in provincia di Macerata, dove aveva sede anche la sua attività, e residente in provincia di Ancona. Gli inquirenti non hanno voluto rendere noto il nome del destinatario del sequestro. Il decreto di sequestro è stato emesso dalla sezione penale – ufficio misure di prevenzione del tribunale di Ancona, su proposta della procura dorica e del direttore della Direzione investigativa antimafia. La misura di prevenzione è stata eseguita da personale del Centro operativo Dia di Roma nei confronti dell’imprenditore, oggetto già di condanne definitive per i reati di rapina, furto, lesioni personali, omicidio preterintenzionale e spaccio di stupefacenti, e scaturisce da complessi accertamenti del Centro operativo romano.

Da questi è emersa oltre alla specifica pericolosità del soggetto, anche l’esistenza di una evidente sproporzione tra i redditi dichiarati, essendo un evasore totale, e il tenore di vita sostenuto nonché il valore dei beni nella sua disponibilità, ritenuti il frutto degli ingenti profitti illeciti. La carriera delittuosa del maceratese ha avuto il suo epilogo, da ultimo nel 2020, perché condannato della corte di appello di Ancona, con sentenza passata in giudicato, a otto anni di reclusione per rapina aggravata e spaccio di stupefacenti. Al pluripregiudicato dunque è stata applicata la misura di prevenzione, con il sequestro di tre unità immobiliari di tipo residenziale, un’autovettura fuoristrada e quote societarie di una azienda estera con sede in Romania. La sua attività in provincia sarebbe invece chiusa da tempo.

L’attività di prevenzione eseguita, frutto della collaborazione tra procura di Ancona e Direzione investigativa antimafia, ha interessato beni individuati anche grazie allo sviluppo di segnalazioni per operazioni sospette. Il valore complessivo del patrimonio oggetto del sequestro ammonta a circa un milione di euro. Purtroppo da Roma non sono stati forniti dettagli ulteriori sul soggetto, che alla luce delle condanne riportate andrebbe ritenuto ormai al di là delle cautele previste e dovute quanto alla presunzione di innocenza.