LORENA CELLINI
Cronaca

Ex Sabatucci, 700 firme contro il muro

Nasce un comitato per fermare la lottizzazione "Pronti alle vie legali".

Nasce un comitato per fermare la lottizzazione "Pronti alle vie legali".

Nasce un comitato per fermare la lottizzazione "Pronti alle vie legali".

Contro il muro di Santa Maria Apparente nasce un comitato civico e conta già 700 persone. Vivono a ridosso della lottizzazione ex Sabatucci e chiedono conto al Comune di una muraglia alta sei metri a ridosso delle loro case, sulla quale qualcuno ha scritto con la vernice spray "vergognatevi". "Siamo stupiti – dicono – di come l’amministrazione non sia intervenuta davanti a questo manufatto, realizzato per formare terrazzamenti su cui verrano edificati i nuovi edifici, che a loro volta si affacceranno sulle costruzioni preesistenti sovrastandole massicciamente. Il naturale declivo collinare, un tempo era uno dei tratti più belli e identitari di questo territorio, sarà snaturato". Un intervento che vedono come qualcosa "che altererà irreversibilmente i luoghi, causando un pericoloso impatto ambientale. Stiamo ghettizzando un quartiere con una ferita, una frattura netta e insanabile per l’edificato esistente e per Civitanova tutta". In centinaia si stanno mobilitando, il numero di adesioni al comitato è in continuo aumento. È stata anche presentata una richiesta di accesso agli atti all’amministrazione comunale. "Vogliamo verificare se tutto è stato fatto in maniera regolare, soprattutto se si è agito nel rispetto dei diritti di chi abita in queste zone", con l’avvertimento "che qualora non si risolva la questione in tempi rapidi, o se i nostri dubbi si confermeranno fondati, percorreremo tutte le strade necessarie, anche le vie legali, per far rispettare i nostri diritti e tutelare il territorio". Speranze riposte pure nel Comune: "Ci auguriamo che intervenga con urgenza, imponendo una radicale revisione del progetto e fermando questo scempio che sta deturpando la collina. Il muro di cemento cresce giorno dopo giorno, trasformandosi in un simbolo di degrado e arroganza". E sulla scritta comparsa sul muro "è un grido silenzioso ma potente – scrive il comitato – che riflette il disagio e la rabbia di un intero quartiere".