Enrico Fabraccio, appena messo piede nella società partecipata di Centro Marche Acque, è stato investito già di un ruolo di responsabilità, essendo stato eletto dal nuovo cda amministratore delegato. "Dire che ciò mi ha fatto piacere – ci dice Fabraccio (foto) – è quasi superfluo". Il sindaco Pepa lo aveva premiato per il suo impegno in campagna elettorale, come rappresentante di Forza Italia che oggi a Recanati vanta già 60 tesserati, nominandolo appunto nel CMA, la partecipata controllante del Gruppo Astea che gestisce il servizio idrico integrato. "Noi siamo il secondo socio, dopo Osimo, di questa società che ha la scadenza della concessione 2025, per mettere insieme tutte le varie aziende, tra cui l’Apm e l’Astea e l’Atac di Civitanova, per arrivare ad un gestore idrico comune. Sicuramente – aggiunge, però, Fabraccio – porterò avanti in maniera un po’ differente rispetto al passato questo ruolo di amministratore delegato perché vedo, ad esempio, che sono mancati 275mila euro di utili 2023 del CMA sul bilancio di previsione del Comune di Recanati ed altre importanti cifre per altri Comuni. Noto, se non altro, un grave difetto di comunicazione perché non è possibile che sia stata prevista in bilancio una cifra come questa quando era ben chiaro che non ci sarebbero stati fondi sufficienti visti i danni subiti con l’alluvione dall’impianto di Pianello di Ostra nel 2021".
Sul caso di Pianello di Ostra Fabraccio è fiducioso che prima o poi l’assicurazione interverrà a rimborsare il mancato funzionamento dell’impianto che ha comportato una perdita di entrate: la pratica è in mano ad un legale per studiare le varie perizie tecniche. Non tralascia neanche la polemica che sta creando non pochi problemi alla giunta Pepa: le mancate dimissioni dell’attuale presidente di Astea (Fiorella Moroni) – il cui mandato scade il prossimo anno – che era stato nominato dalla passata amministrazione Bravi. "Si tratta di una rappresentanza politica che non rispecchia l’attuale amministrazione". Un giudizio condiviso anche dal consigliere di minoranza Francesco Fiordomo che considera "opportune queste dimissioni trovandoci di fronte ad incarichi di natura fiduciaria". Proprio in virtù del fatto che ci debba essere un rapporto stretto e di fiducia del rappresentante del Comune in CMA con l’amministrazione comunale e l’intero consiglio comunale che Fabraccio si rende disponibile periodicamente a riferire in Consiglio sui risultati del suo impegno e di quello, in generale, della partecipata.
Asterio Tubaldi