"Facciamo amicizia e puliamo la città: un modo piacevole di trascorrere le vacanze"

Ragazzi volontari dai 16 ai 21 anni, seguiti da tutor poco più grandi, curano per cinque settimane diverse zone di Macerata

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di Marta Palazzini

"Con questo progetto abbiamo l’opportunità di socializzare e di fare qualcosa di utile per la nostra comunità". Sono le parole dei giovani volontari del progetto ’Ci sto? Affare fatica – Facciamo il bene comune’, finanziato dalla Regione e coordinato da Csv Marche Ets, a cui anche il Comune di Macerata ha aderito per il terzo anno consecutivo. Dalla pulizia delle aree verdi fino al decoro urbano, ragazzi e ragazze dai 16 ai 21 anni, per cinque settimane, impiegano le loro mattine a rendere la città un posto migliore dove vivere; e mentre fanno tutto questo, si stringono pure nuove amicizie e relazioni. Questi giovanissimi sono accompagnati da dei tutor, giovani dai 22 ai 35 anni, che coordinano settimanalmente le squadre: i volontari la scorsa settimana si sono dedicati alla pulizia dei Giardini Diaz, da oggi saranno impegnati alla biblioteca comunale Mozzi Borgetti, mentre quella successiva si occuperanno dell’arena Sferisterio, in vista della stagione lirica alle porte. Tra l’altro, ai partecipanti, alla fine della settimana, viene consegnato come riconoscimento un ‘buono fatica’ dal valore di 50 euro per i volontari, e 100 per i tutor da poter spendere nelle attività convenzionate con il progetto, che vanno dal settore dell’abbigliamento ai libri.

"Ho scoperto questo progetto perché l’anno scorso una mia amica che aveva partecipato me ne aveva parlato – ha raccontato Gianluca Spinali -. Mi è piaciuto subito perché c’è l’opportunità di socializzare, ampliare il proprio curriculum e fare nuove esperienze. Per questo dopo la prima volta dell’anno scorso, ho deciso di partecipare di nuovo. È una cosa che consiglio di fare a tutti quelli che conosco: si sta insieme, si fa amicizia e si fa qualcosa di utile".

"È il secondo anno che partecipo, ormai si è formato un gruppo di amici – ha aggiunto Michele Longarini -, è una cosa bella per l’ambiente e per la comunità. Quest’anno parteciperò almeno per due settimane: c’è un ambiente accogliente e ci fa sentire utili per la città".

C’è, invece, chi sta partecipando per la prima volta. "Ne avevo sentito parlare perché alcuni mie amici me lo avevano consigliato, visto che a loro era piaciuta molto come esperienza – ha spiegato Stella Foresi -. Sono pochi giorni che sono qua, ma mi sono trovata subito bene: essendo più libera per l’estete, mi piace fare qualcosa di utile, e adesso arrivo soddisfatta a fine giornata".

"È un’opportunità per fare qualcosa di nuovo e dà anche dei crediti scolastici – ha detto Isabella Idiaghe -: sono una persona un po’ introversa, ma qui c’è veramente un bel clima. La considero una bella esperienza, un’opportunità per conoscere nuove persone e per prendersi cura dell’ambiente in cui si vive".

"È importante offrire un proprio contributo alla comunità – ha sottolineato infine il tutor Giacomo Minnozzi durante una pausa della giornata di lavoro ai Giardini Diaz -, ed è bello trascorrere del tempo con dei ragazzi poco più giovani di me".