Macerata, famiglia morta in casa: padre ucciso da malore, moglie e figlio dalla fame

Le conclusioni del medico legale Scendoni e del tossicologo Froldi dopo le autopsie sui tre corpi. Angela Maria e Alessandro da soli non ce l’hanno fatta. Ora la procura valuterà eventuali responsabilità

I rilievi della polizia nella villetta della famiglia Canullo a Santa Croce (foto Calavita

I rilievi della polizia nella villetta della famiglia Canullo a Santa Croce (foto Calavita

Macerata, 5 maggio 2022 - Un malore fatale per Eros Canullo, e una morte per fame per la moglie Angela Maria Moretti e il figlio Alessandro. Queste le conclusioni a cui sono arrivati il medico legale Roberto Scendoni e il tossicologo forense Rino Froldi, dopo l’autopsia condotta sulle tre salme l’8 settembre scorso. Si tratta di un tassello essenziale per ricostruire l’accaduto, una storia di isolamento che gelò la città otto mesi fa. La famiglia era molto conosciuta. Eros Canullo, 80 anni, era stato un imprenditore a Santa Croce, zona in cui viveva, dietro alla pizzeria Officina di via Valenti, nella villetta condivisa con moglie e figlio. Angela Maria Moretti, 76 anni, logopedista per l’Anffas, era molto stimata e ben voluta. Il figlio Alessandro, 54enne, da ragazzo aveva avuto un brutto incidente stradale che lo aveva reso invalido; tuttavia continuava ad avere molti amici tra ex compagni di scuola e di scout, che ricordavano con affetto le avventure vissute insieme e la passione per la musica.

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Ma progressivamente, questa famiglia si era chiusa in se stessa in un inesorabile isolamento che l’aveva allontanata anche dai parenti. A settembre del 2020, Angela Maria aveva avuto un ictus, dal quale si era ripresa ma che l’aveva bloccata a letto. Era rimasto il marito a occuparsi di tutto, limitandosi a chiedere aiuto alla Croce Verde quando il figlio cadeva e lui non riusciva a rialzarlo. Dai sanitari e anche da un amico erano partite alcune segnalazioni sul degrado crescente della casa in cui un 80enne provvedeva a due invalidi. L’estate scorsa, Eros aveva deciso di mettere in vendita una casa e si era rivolto a una agenzia. Dopo un po’ però, non riuscendo più a rintracciarli, i dipendenti dell’agenzia avevano chiesto informazioni ai carabinieri. Il 5 agosto una pattuglia si era presentata alla villa, ma nessuno aveva risposto al citofono. I titolari della pizzeria avevano spiegato che la famiglia trascorreva sempre l’estate al mare, e le ricerche si erano chiuse.

Fino a settembre, quando una sorella di Angela Maria, che vive a Milano, dopo aver cercato per settimane di parlare alla sorella aveva segnalato la sua scomparsa. Così nella villa di borgo Santa Croce, il 6 settembre, erano stati trovati i tre corpi, senza vita, in avanzato stato di decomposizione. Mentre la Squadra mobile avviava le indagini, il sostituto procuratore Ciccioli aveva incaricato il medico legale Scendoni e il professor Froldi di risalire alle cause e alla data della morte dei tre. I risultati dell’accertamento, molto complesso, sono stati depositati venerdì scorso. I consulenti hanno stabilito che Eros Canullo sia stato ucciso da un malore, che lo aveva colto mentre era in bagno, tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. Per la moglie e il figlio non ci sono tracce di lesioni o sostanze tossiche, così l’ipotesi è che siano morti di inedia, rimasti senza l’unico che si prendeva cura di loro. Adesso la procura dovrà valutare se – alla luce anche di tutto il materiale raccolto dalla polizia sulla vicenda – ci siano responsabilità per quanto accaduto. Intanto la consulenza è stata già acquisita dall’avvocato Maurizio Gabrielli, che assiste gli eredi con il collega di Milano Gianluca Paracciani, figlio della sorella di Anna Maria. I familiari hanno chiesto il dissequestro della villetta, e ora dovranno capire come gestire le diverse proprietà immobiliari dei defunti.