Farina di insetti, il Ceo di Nutrinsect: "Ok a scaffali dedicati, ma spero non siano pensati per emarginare il prodotto”

Etichetta specifica e scaffali appositi per gli alimenti che contengono farina di insetti: è quanto dichiarato dal ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Ecco cosa ne pensano le aziende

Josè Francesco Cianni, produttore di farine di grilli e ceo di Nutrinsect di Motecassiano

Josè Francesco Cianni, produttore di farine di grilli e ceo di Nutrinsect di Motecassiano

Montecassiano (Macerata), 23 marzo 2023 – Etichetta specifica e scaffali appositi per gli alimenti che contengono farina di insetti. È quanto dichiarato dal ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, che ha firmato quattro decreti in materia. Ma cosa ne pensano le aziende del settore? Ecco la reazione della Nutrinsect di Montecassiano, che ha avviato questo business già nel 2016, in origine come start-up e oggi, dopo anni di esperimenti, tentativi e ricerca scientifica, è un’azienda vera e propria con un impianto di mille metri quadrati e 10 milioni di grilli del tipo Acheta domesticus. “I decreti firmati dal governo sulle farine di insetti, che prevedono etichettature chiare e scaffali dedicati nei negozi, sono giusti, ma non comprendo i toni chiaramente negativi che emergono sulla narrazione di queste farine – esordisce l’amministratore delegato Josè Francesco Cianni -. Giustamente i consumatori finali devono essere ragguagliati nella maniera migliore su cosa acquistano e mangiano e questo vale per qualsiasi prodotto. Trovo anche corretto che vi siano degli angoli dedicati per le farine di insetti, così come avviene per i prodotti biologici o per quelli senza glutine. È importante però che la collocazione delle farine di insetti non sia pensata per emarginare o nascondere il prodotto. Faccio poi fatica a comprendere, stando a ciò che ho letto dei decreti, perché le farine di insetti non potranno essere utilizzate per pizza e pasta. Se questo divieto dovesse essere confermato violerebbe il libero mercato sia interno al nostro Paese che nell'Unione europea”.