"Farine d’insetti: decreti ok, ma toni negativi"

"Farine d’insetti: decreti ok, ma toni negativi"

"Farine d’insetti: decreti ok, ma toni negativi"

Etichettatura obbligatoria, che riporti contenuto, origine e provenienza delle farine a base di insetti, e che indichi il rischio che possano provocare reazioni allergiche. Oltre a scaffali dedicati e con apposita segnalazione. Il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha firmato quattro decreti in materia. Il governo pone così paletti alla vendita di prodotti con farine a base di insetti e punta sulla necessità di informare i consumatori su un acquisto consapevole.

La reazione della Nutrinsect di Montecassiano, azienda con un impianto di mille metri quadrati e 10 milioni di grilli del tipo Acheta domesticus, non ha tardato ad arrivare. "I decreti firmati dal governo sono giusti ed è giusto che i consumatori finali debbano essere ragguagliati nella maniera migliore su cosa acquistano e mangiano. Questo vale per qualsiasi prodotto, che sia farina di insetti, di ceci o di lenticchie. Ma non comprendo i toni chiaramente negativi che emergono sulla narrazione di queste farine – dichiara l’amministratore delegato Josè Cianni, produttore di farine di grilli -. Trovo anche corretto che vi siano degli angoli dedicati per le farine di insetti, così come avviene per quelli biologici o per quelli senza glutine. È importante però che la collocazione delle farine di insetti non sia pensata per emarginare o nascondere il prodotto. Infine, faccio fatica a comprendere, stando a ciò che ho letto dei decreti, perché le farine di insetti non potranno essere utilizzate per pizza e pasta. Se questo divieto dovesse essere confermato, violerebbe il libero mercato sia interno al nostro Paese che nell’Unione europea".

"Vigileremo attraverso il rigoroso controllo dei carabinieri dei Nas sia nell’utilizzo di queste farine sia nel rispetto degli obblighi di trasparenza e di tutela della salute", ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, anche per mettere in guardia i consumatori italiani da "commistioni, con l’utilizzo di farine da insetti nei prodotti tipici della dieta mediterranea come pasta e pizza".

Lucia Gentili