"Fatture false, frode ed evasione" Nei guai il titolare di una ditta

Sequestrati i conti correnti e una villa nel Lazio a un imprenditore maceratese operativo a Montecosaro. L’indagato nel mirino della Finanza nel frattempo ha chiuso l’attività e intrapreso una professione diversa.

"Fatture false, frode ed evasione"  Nei guai il titolare di una ditta
"Fatture false, frode ed evasione" Nei guai il titolare di una ditta

di Paola Pagnanelli

Avrebbe finto centinaia di migliaia di euro, ma da una ditta che in realtà vendeva tutt’altro, e con queste fatture false avrebbe evaso oltre 250mila euro. Per questo ora la Guardia di finanza ha sequestrato conti correnti e una lussuosa villa ad Anzio a un maceratese titolare di una ditta di pellami a Montecosaro.

I finanzieri del Gruppo di Macerata, diretti dal Giuseppe Perrone, hanno concluso un’operazione di servizio che ha permesso di smascherare una frode fiscale e di sequestrare disponibilità finanziarie e un immobile. L’attività investigativa ha riguardato la contabilità aziendale di una attività di commercio di pelli e cuoio a Montecosaro, chiusa da circa cinque anni. Dall’analisi dei documenti e da altre attività sul campo, è emerso che l’imprenditore aveva, stranamente, fatto acquisti di pellami piuttosto ingenti. Le fatture, per oltre 400mila euro, provenivano però da una società marchigiana già finita nel mirino di un altro reparto delle fiamme gialle. La cosa singolare era che questa società non vendeva affatto pelli e cuoio. Quelle fatture, che dunque erano del tutto false, erano però servite al maceratese per registrare nella contabilità delle spese ingenti, così da abbattere notevolmente la base imponibile soggetta a tassazione e versare, quindi, meno imposte. Conclusi gli accertamenti, su richiesta della procura il giudice per le indagini preliminari di Macerata ha emesso una misura cautelare reale, disponendo il sequestro, anche nella forma per equivalente, di beni e valori, fino a concorrenza delle imposte evase, per oltre 265mila euro.

Al termine delle attività effettuate, dunque, gli investigatori hanno rinvenuto e messo sotto sequestro disponibilità finanziarie e una villa di particolare pregio situata nel comune di Anzio, in provincia di Roma, tutto facente parte del patrimonio dell’imprenditore maceratese. Ora l’indagato – che nel frattempo ha chiuso l’attività a Montecosaro e intrapreso una professione diversa sempre in provincia – potrà dare la sua versione dei fatti e respingere le accuse mosse contro di lui dagli investigatori delle fiamme gialle. L’evasione fiscale – ribadisce la Guardia di finanza – costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Contrastare l’evasione fiscale vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese e favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini, in virtù del principio "pagare tutti per pagare di meno".