Federica Ciuffetti funerale. "Mamma, da grande voglio essere come te"

I funerali di Federica Ciuffetti, travolta dal pullman: alle parole della figlia tutti in chiesa sono scoppiati in lacrime. Malore per il padre della vittima

Un’ultima carezza a Federica, che lascia un grande vuoto (foto Calavita)

Un’ultima carezza a Federica, che lascia un grande vuoto (foto Calavita)

Corridonia (Macerata), 23 luglio 2021 - "Mamma, da grande voglio essere bella, intelligente, organizzata e responsabile come lo eri tu". Alle parole di Maria Vittoria, figlia 12enne di Federica Ciuffetti, riferite dal marito della donna, Paolo Piccardoni, al termine del funerale, è stato impossibile per chiunque trattenere le lacrime pensando alla giovane mamma travolta martedì mattina da un pullman.

Federica Ciuffetti, originaria di Pieve Torina, lascia il marito e una figlia di 12 anni
Federica Ciuffetti, originaria di Pieve Torina, lascia il marito e una figlia di 12 anni

La donna stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, davanti al Convitto di Macerata, per andare al lavoro in Provincia. Ieri pomeriggio la chiesa dei Santi Pietro Paolo e Damiano di Corridonia era affollatissima di familiari, amici e colleghi della coppia e compagni di scuola e di sport della figlia, Maria Vittoria. Anche il parroco don Fabio Moretti ha faticato per tenere a bada la commozione, nel cercare di dare un senso a quel dolore atroce.

"Ci facciamo tante domande, perché, come, di chi è la colpa, domande legittime che però non giovano – ha detto il parroco -. Questo è il momento di assumerci il dolore e viverlo. Questa è la vita cristiana, morire per vivere. Abbiamo la certezza che siamo fatti per la vita, e che certi legami non si spezzano neanche con la morte. Federica ora è in cielo, questa è una certezza, sui legami che ci sono qui possiamo costruire la speranza che Federica è viva e non solo nel ricordo, è viva con il Signore".

Fuori dalla chiesa
Fuori dalla chiesa
Il marito Paolo ricorda la sua Federica e riferisce le parole della loro piccola figlia
Il marito Paolo ricorda la sua Federica e riferisce le parole della loro piccola figlia

Strazianti, ma piene di amore, le parole che alla fine il marito Paolo Piccardoni ha dedicato alla moglie dal pulpito. Raccontando "25 anni di una relazione basata sul sorriso, sulla schiettezza, sulla complicità, sull’intelligenza. Federica amava la musica, tutta, non c’era doccia che non fosse accompagnata dalla musica. Poi era una divoratrice di libri. Nel 2009, a dicembre è nata Maria Vittoria. Dovevano andare in ospedale a San Severino, volevo evitare la neve imminente, ma Federica fino all’ultimo ha sistemato la casa. Maria Vittoria ci ha regalato gioia e soddisfazioni immense, e Federica pensava sempre a lei, al suo interesse, al suo bene. Federica era qualcosa di unico, sarà difficile colmare il vuoto. Amore mio fai buon viaggio. Il destino si è accanito in modo strano, dovremo trovare un nuovo equilibrio per le nostre vite, improntate all’amore e al ricordo di te. Ti amo". Al marito e alla figlia della giovane mamma hanno portato il loro saluto, da amici oltre che da amministratori, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, i vice sindaci di Corridonia e Macerata, Manuele Pierantoni e Francesca D’Alessandro, e il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci. La salma è stata tumulata al cimitero di Corridonia.