Ferrovia: sì al by pass Porto Recanati-Civitanova

Il ministro Giovannini: no all’arretramento di tutta la tratta marchigiana. Ciarapica: "Nell’attesa ci vuole il superbonus per l’isolamento acustico delle case"

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"L’arretramento della ferrovia? Sì, è necessario, ma forse lo ricorderanno i figli dei nostri figli, se tutto va bene. Tempi biblici per l’opera, ed allora ritengo che parallelamente a questo progetto, lo Stato debba portarne avanti un altro, benedetto dalle tantissime famiglie le cui abitazioni si affacciano sulla tratta". Il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, non dice no al progetto annunciato l’altro ieri a Pesaro dal ministro Giovannini (nella foto) - arretramento da Pesaro a Fano, due by pass tra Porto Recanti e Civitanova e tra Porto San Giorgio e Grottammare - ma ribadisce che più che arretramento, la soluzione migliore sarebbe l’interramento. "Ho l’impressione che il problema, oggi, sia visto soprattutto come necessità di eliminare il disturbo che la moltiplicazione delle corse di trasporto merci accentuerà nei centri costieri, ed allora perché non si prevede un superbonus a favore delle famiglie più esposte, per l’insonorizzazione delle case, doppi infissi, barriere antirumore e impianti ad aria condizionata? Se è stato fatto per favorire i ’cappotti’ ai palazzi, perché non farlo per eliminare un disagio che in tanti sono costretti a vivere tutto l’anno e più volte al giorno? Ho letto che solo per arretrare la tratta di Pesaro serve un miliardo di euro! Va bene, portiamo avanti il progetto ed estendiamolo a tutta la costa, ma nell’attesa dei tempi biblici che serviranno per realizzare il progetto, perché un briciolo di quel miliardo non viene destinato all’isolamento acustico delle case?". Il sindaco di Civitanova non è comunque contrario allo spostamento dei binari, tutt’altro! Ma se oltre ai benefici derivanti alle attività aziendali e all’impulso per lo sviluppo turistico futuro si guardasse con attenzione anche ai rimedi immediati e meno costosi che garantiscano qualità della vita alle famiglie, sarebbe un provvedimento benedetto. Per Ciarapica, infine, arretrare la ferrovia darebbe vita a polemiche e proteste di residenti e produttori agricoli. Da qui l’interramento. "Se oggi non riusciamo a trovare un accordo per la discarica - conclude - figuriamoci quel che potrebbe succedere trasferendo una linea ferroviaria laddove oggi sorgono orti e frutteti, e dove tante famiglie vivono una meritata tranquillità".

Giuliano Forani