
"Celebriamo la festa della cosiddetta liberazione". L’incipit di Fausto Troiani segna il puntuale momento revisionista del 25 Aprile. In sala...
"Celebriamo la festa della cosiddetta liberazione". L’incipit di Fausto Troiani segna il puntuale momento revisionista del 25 Aprile. In sala consiliare, nell’incontro con Riccardo Piccioni, docente di storia all’Università di Macerata, il presidente del consiglio civitanovese cita Carlo Silvestri, conosciuto come l’ultimo amico di Mussolini e che Troiani definisce "partigiano socialista", per riabilitare il Duce rispetto al delitto Matteotti. Per Troiani "l’Italia, liberata dall’occupazione germanica e caduto il regime fascista, divenne un protettorato americano", la fine della guerra portò "massacri e deportazioni. Tra il serio e il faceto, dalla tragedia vissuta dagli italiani e dallo scherno di coloro che ci avevano occupato dopo averci liberato dai tedeschi sono passati 80 anni". Piccioni ha invocato "valutazioni scientifiche dei fatti che portarono alla sconfitta del fascismo, alla liberazione dall’occupazione nazista e all’avvio di una Repubblica che ha garantito per decenni un habitat libero".