Fidanzate a processo dopo la lite "Insulti e botte per gelosia"

All’origine il sospetto che ci fosse un’altra donna. I fatti sarebbero avvenuti a Corridonia

Fidanzate a processo dopo la lite  "Insulti e botte per gelosia"

Fidanzate a processo dopo la lite "Insulti e botte per gelosia"

di Paola Pagnanelli

Un litigio scatenato dalla gelosia, nel sospetto che ci fosse una terza persona tra di loro, ha fatto finire in tribunale due donne, che si sono denunciate a vicenda per lesioni. I fatti – ancora tutti da chiarire in tribunale – sarebbero avvenuti a Corridonia a febbraio del 2021. Imputate sono una 53enne residente nel Fermano e una 33enne del Maceratese. La 53enne un giorno si sarebbe presentata a casa della 33enne, con cui aveva da qualche tempo una relazione affettiva. La donna avrebbe iniziato subito a offendere la compagna, e ad accusarla di aver avviato una relazione parallela con un’altra donna. La 33enne avrebbe negato tutto. Ma la situazione ben presto sarebbe degenerata, ci sarebbero stati insulti, poi spinte, graffi e botte varie, una vera e propria zuffa, fino a quando tutte e due sarebbero andate in ospedale. Quella residente in provincia, all’ospedale di Macerata avrebbe avuto una prognosi di dieci giorni, l’altra al pronto soccorso di Civitanova e poi a quello di Sant’Elpidio avrebbe avuto tre giorni di prognosi, a cui in seguito se ne sarebbero aggiunti altri tre. A tutte e due, i medici avrebbero rilevato una serie di graffi, le ecchimosi, i lividi, dolorabilità in varie parti del corpo e tumefazioni al volto. Entrambe, dopo questa discussione, si erano denunciate a vicenda, sostenendo ognuna di essere stata aggredita dall’altra e di essersi solo limitata a difendersi, e ieri mattina si sono ritrovate insieme sotto processo, in tribunale a Macerata, accusate l’una nei confronti dell’altra di lesioni, aggravate dal fatto di aver fatto del male a una persona con cui c’era un legame affettivo. Ma in apertura del dibattimento, il giudice Daniela Bellesi ha disposto un rinvio al 21 giugno, chiedendo alle parti di valutare se fosse possibile rimettere le querele e provare a chiudere la vicenda in maniera pacifica. L’aggravante della relazione tra le due potrebbe impedire questa conclusione amichevole, ma le imputate, che sono difese dagli avvocati Paolo Carnevali e Massimo Di Cola, hanno comunque qualche giorno di tempo per provare a limitare i danni e le conseguenze di un processo penale. Altrimenti, il giudice dovrà ascoltare le due donne e i testimoni, citati dal pm Raffaela Zuccarini e dalle imputate, per ricostruire i fatti e valutare le responsabilità dell’una e dell’altra.