Rimane ancora un mistero il set cinematografico che è stato allestito in questi giorni all’interno di Villa Buonaccorsi, a Potenza Picena. E ora, dopo le proteste dell’associazione Villae, si aggiungono pure le polemiche innescate da tutti i gruppi di minoranza. Infatti, se l’altro giorno il Comune non ha saputo dire nulla sulle riprese in corso, ieri anche la Regione – da noi contattata – non ha fornito novità riguardo al complesso settecentesco, comprato all’asta dallo Stato nel 2021. Insomma, allo stato attuale nessuno sa che film si stia registrando a Villa Buonaccorsi. Anche se c’è il sospetto generale che le riprese possano riguardare la miniserie televisiva Rai sul poeta recanatese Giacomo Leopardi, in fase di registrazione nella nostra provincia, sotto la regia di Sergio Rubini. Nel frattempo c’è chi non è contento di tutta questa "segretezza" attorno al Villa Buonaccorsi, tra cui il capogruppo del Pd Enrico Garofolo. "E’ preoccupante il fatto che il Comune non sappia niente delle riprese – dice l’esponente dem -, e ciò fa capire che c’è un dialogo deficitario con gli altri enti. Da tempo ci sono ritardi nella procedura del federalismo demaniale, che serve per far sì che la Sovrintendenza trasferisca la gestione del complesso alla Regione. E non si sa nulla della riapertura del giardino all’italiana. Domenica, dalle 10.30 alle 12, saremo a Montecanepino con il nostro candidato sindaco Mario Morgoni e parleremo così di Villa Buonaccorsi". A dirsi arrabbiato Stefano Mezzasoma, portavoce dei 5Stelle: "Come sempre, l’amministrazione agisce con zero trasparenza. E fa bene l’associazione Villae a protestare, perché al suo interno ha ingegneri e architetti che si sono occupati di riqualificazione urbana in grosse città europee. Purtroppo questo è il modo di fare politica della maggioranza, cioè escludere gli altri. Il Comune non ha preso nemmeno contatti col Fai, che gestisce siti culturali come a Recanati". Al coro degli scontenti si aggiunge Edoardo Marabini, capogruppo di Civico 49. "Paghiamo le solite incertezze dell’amministrazione – osserva -. Avevo sottolineato nei mesi scorsi l’importanza che questo luogo ha per la nostra comunità, e dunque non deve rimanere chiuso. Tuttavia, malgrado oggi la villa sia dello Stato, è diventata meno pubblica rispetto a quando era in mano a privati. Vedremo se il 17 ottobre, quando verrà in città, il ministro alla cultura Gennaro Sangiuliano saprà darci lumi".
Giorgio Giannaccini