Fiumi di cocaina dall’Umbria: tredici arresti

Indagine a Perugia: smantellata una banda che avrebbe venduto 150 chili di droga in otto mesi. Tra le piazze di spaccio anche Macerata

Migration

Uno spaccio di droga a ritmo vertiginoso, che interessava anche la piazza di Macerata. Un’organizzazione impeccabile in ogni suo passaggio. Una vera impresa economica con un fatturato milionario. Avrebbero immesso sul mercato della droga 150 chili di cocaina in otto mesi, creato un giro di affari da milioni di euro da investire in attività commerciali in Italia e strutture ricreative in Albania. È quanto emerge dall’indagine coordinata dalla Procura di Perugia, che ha portato la squadra mobile del capoluogo umbro (coordinata dal dirigente Gianluca Boiano), dei colleghi di Terni, Rimini, Bologna e di Macerata, a eseguire un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone, 11 delle quali di nazionalità albanese. Per nove è stata disposta la custodia in carcere, per quattro gli arresti domiciliari e per due l’obbligo di dimora. Quattro persone risultano irreperibili. Un’organizzazione criminale, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, solida e ben strutturata con ruoli specifici. Un sodalizio capace di far arrivare la droga da canali di approvvigionamento dedicati e di gestire la vendita al dettaglio sul territorio, tra Umbria, Marche Emilia Romagna e Lazio in particolare. Da maggio 2020 gli investigatori hanno monitorato tramite gps, pedinato e intercettato i presunti aderenti al sodalizio criminale, ognuno con il suo compito da svolgere nella “filiera“ della cocaina. Le basi sono state individuate a Foligno e Spoleto. Da quanto emerso, una volta arrivato il carico, veniva prima lavorato da un gruppo di sodali, poi distribuito alle diverse cellule territoriali, come Macerata, Perugia, Terni, Rieti, Cattolica, dotate dai vertici di auto, cellulari dedicati e appartamenti dove vivere prima di cambiare piazza di spaccio. Come ricompensa per la fedeltà dimostrata, anche le eventuali spese legali sarebbero state a carico dei capi. Una presunta cellula di Terni è stata individuata nel contesto di un’altra inchiesta che aveva portato all’arresto di 11 persone e al sequestro di 650 grammi di coca, oltre a 12mila euro in contanti. Nel corso delle indagini, sono stati arrestati altri 22 soggetti, sequestrati 9 chili di cocaina, 2 pistole con 140 proiettili, 4 vetture e 13mila euro in contanti.

Mentre, nel corso del blitz della squadra mobile per eseguire le misure cautelari, di contanti ne sono stati sequestrati complessivamente 132mila, 80mila in libretti di risparmio. E ancora, orologi di valore, 21 cellulari tra cui due criptati e una serie di documenti manoscritti ritenuti relativi all’attività di spaccio. Documenti utili per proseguire negli accertamenti sulla presunta organizzazione. La Procura ha chiesto e ottenuto la misura cautelare contestando i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina, detenzione e spaccio, riciclaggio, detenzione di armi. Gli accertamenti sono ancora in corso.