Focolaio nella casa di riposo a San Severino: arrivano i miliari

San Severino: un medico e due infermieri dell’Aeronautica al fianco del personale della Lazzarelli. Gli anziani contagiati sono 61

Il medico e gli infermieri dell’Aeronautica Militare accolti dal sindaco Rosa Piermattei

Il medico e gli infermieri dell’Aeronautica Militare accolti dal sindaco Rosa Piermattei

Macerata, 28 novembre 2020 - Dopo la paura delle scorse settimane, la tanta solidarietà da tutta Italia e anche una soluzione per gli anziani ospiti rimasti negativi al Covid e spostati temporaneamente all’Hospice, per la casa di riposo di San Severino un altro passo in avanti. A dare man forte al personale, ridotto all’osso e provato dal virus, sono arrivati un medico militare, il capitano Daniele Lecce, e due infermieri, il primo luogotenente Carlo Monteforte e il maresciallo di seconda classe Francesco Smaldore, tutti appartenenti all’Aeronautica Militare Italiana.  

«Avere questi angeli al nostro fianco – sono le parole del sindaco settempedano Rosa Piermattei – ci fa stare un po’ più tranquilli, anche se la guerra al Covid non sembra ancora essere finita". Il sindaco ha accolto l’arrivo del personale inviato dal Comando Operativo Interforze della Difesa di Roma, dopo che nei giorni scorsi ne aveva chiesto l’aiuto per risolvere la grave emergenza scattata all’interno della casa di riposo Lazzarelli dove, al momento, si registrano ancora 61 degenti positivi al Coronavirus e altri 15 contagi tra gli addetti.  

«Il personale medico delle forze armate – spiega Rosa Piermattei – sarà impegnato insieme a quello della struttura e a quello dell’Usca e dell’Asur. Per allentare il contagio abbiamo provveduto a trasferire anche altri 5 positivi in strutture Covid all’interno del territorio regionale e 15 degenti, che erano rimasti sempre negativi, all’interno dell’Hospice dell’ospedale che momentaneamente è ancora vuoto perché il Coronavirus è arrivato anche in corsia e ha interessato pure i sanitari di questa struttura". Secondo i medici che seguono la situazione alla casa di riposo settempedana, pare che nelle ultime ore la situazione stia migliorando e che la fase acuta sia in via di superamento, tanto che i primi pazienti si starebbero negativizzando. Tuttavia, proprio per tale ragione non è possibile abbassare la guardia, specie con persone, come gli anziani ospiti, già sofferenti per altre patologie pregresse.  

«L’invio del personale medico delle forze armate – conclude il sindaco di San Severino – consentirà di risolvere una problematica ulteriore e fondamentale quale quella della carenza di personale medico e infermieristico nonostante l’impegno di Asur e Usca e quello della Coss Marche per il reperimento di operatrici socio sanitarie sempre più carenti in tutta la regione".