Focus sulla Zona economica speciale "Una grande occasione di rilancio"

Confronto sull’individuazione dell’area che sarà interessata dalle agevolazioni fiscali previste dall’Europa

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Possibilità, regole e riflessioni per ragionare sulle Zone economiche speciali: ieri si è tenuta nella sede della Camera di commercio maceratese la terza tappa del ciclo di incontri condotto insieme alla Regione per designare l’area regionale che potrebbe essere decretata come ‘Zona economica speciale’. Questo riconoscimento permette agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative per l’esercizio di attività economiche da parte di aziende già operative o che si insedieranno nell’area: secondo il decreto che stabilisce l’istituzione delle Zes, l’area ammissibile nelle Marche sarebbe di circa 1.768 ettari, 18 chilometri quadrati, per questo la Regione sta ascoltando associazioni di categoria, sindacati e Comuni di tutti il territorio, al fine di produrre un Piano di sviluppo strategico, necessario per il riconoscimento. La possibilità di richiedere un’area Zes si presenta successivamente alla proposta di accordo di partenariato inviato alla Commissione europea a gennaio, che indica le Marche tra le "regioni in transizione", ovvero quelle che hanno un Pil pro capite compreso tra il 75% e il 90% della media dell’UE; l’accordo dovrebbe essere formalmente approvato entro maggio di quest’anno, subito dopo sarà possibile lavorare su un progetto di ‘Zes Marche’. Tra i temi emersi c’è stato il nodo della portualità, l’interregionalità della Zes (Marche-Abruzzo), la misurazione del ritardo economico delle aree, la questione dell’area sisma.

"Vogliamo che la Zes divenga un valore aggiunto per tutti – ha sottolineato il presidente Gino Sabatini (nella foto con Parcaroli e Castelli) –, tenendo a mente quanto ha ricordato il ministro Mara Carfagna, ovvero la possibilità che la zona economica speciale riguardi anche le zone del sisma". "Fondamentale sarà individuare con le categorie, i sindacati e i Comuni quali dovranno essere i criteri per disegnare quei 18 chilometri quadrati, che non sono tantissimi ma che dovranno estrarre il valore massimo da questo strumento che costituirà un’occasione imperdibile", ha dichiarato l’assessore regionale Guido Castelli. Sono intervenuti i rappresentanti di Cna Macerata, Maurizio Tritarelli, Massimiliano Moriconi e Fabrizio Ramadori, di Confindustria Marche, Paola Bichisecchi e Gianni Niccolò, Confindustria Macerata, con Gianluca Pesarini, Coldiretti Macerata, Giordano Nasini, Confcommercio Marche Centrali, con Francesco Navigli Severini, Confartigianato, con Moira Amaranti e Paolo Capponi, Copagri con Giovanni Bernardini, Cisl Macerata, con Rocco Gravina, Università di Macerata, con il prof Giuseppe Rivetti, Università di Camerino, con il prof Graziano Leoni, rappresentanti degli ordini professionali Raffaele Pallotto, Luca Mira, Maria Cristina Ottavianoni. Si è collegato da remoto anche il deputato leghista Tullio Patassini.

Marta Palazzini