Ancona, 13 ottobre 2018 – Luca Ceriscioli non ci sta. Il presidente della Regione Marche spedisce al mittente le accuse sulla mancata erogazione dei fondi del Cas. Nei giorni scorsi i sindaci del cratere hanno ricevuto una circolare dal dirigente della Protezione civile regionale, David Piccinini, nella quale si chiede di tirare la cinghia nella messe in sicurezza e nella sistemazione degli sfollati, anche in vista della scadenza – il 31 dicembre – dello stato di emergenza.
LEGGI ANCHE La lettera della Protezione Civile scatena l'allarme - Macerata, ricostruzione post terremoto: progetti finanziati con oltre 60 milioni
“Assurdo e scorretto – dice - tirare in ballo la Regione quale colpevole per la mancata erogazione dei fondi statali destinati ai Comuni del cratere, questo maldestro tentativo di scaricabarile su di noi o è sintomo di ignoranza o di malafede”. Secondo il presidente, “non è la prima volta che si esauriscono i fondi e proprio per questo, fin dal primo anno del sisma, abbiamo messo a disposizione della Protezione civile una riserva di 40milioni di euro proprio per far fronte a questi potenziali periodi di mancata erogazione da parte dello Stato”.
Ceriscioli sostiene che la Protezione Civile ne ha già spesi 9 e ne ha a disposizione altri 30, “che sono più che sufficienti per affrontare l’emergenza, in attesa della nuova erogazione”.
E a proposito dei fondi, precisa come “Borrelli ci ha rassicurato sul celere arrivo dei fondi stessi”. “Gli abbiamo ribadito – prosegue - che oltre ai fondi da Roma devono arrivare regole precise. La Regione da parte sua ha sempre fatto il proprio dovere per sostenere i terremotati nella fase di emergenza e ora in quella, altrettanto delicata, della ricostruzione”. “È bene ricordare – conclude - che ad oggi, per rispondere a chi - anche qui per ignoranza o malafede - ci accusa di immobilismo, abbiamo approvato oltre 1.400 progetti di ricostruzione per un totale di oltre 170 milioni di euro”.