LORENA CELLINI
Cronaca

Fondo affitti e caso Gironacci: consiglio acceso

Poche parole per spiegare la cacciata dalla giunta dell’assessore. Ex Ceccotti, la Lega esce dall’aula.

Fondo affitti  e caso Gironacci: consiglio acceso
Fondo affitti e caso Gironacci: consiglio acceso

Poche parole per spiegare la scelta della cacciata dalla giunta di Manola Gironacci, così il sindaco Fabrizio Ciarapica ha aperto il consiglio comunale, giustificando la decisione con "il venir meno del rapporto di fiducia" dopo il passaggio dell’ex assessore da Civitanova Unica alla Lega. Una comunicazione stringata e calata sulla sala consiliare nel silenzio dei leghisti, intervenuti solo con il capogruppo Giorgio Pollastrelli, che ha precisato "l’orgoglio della Lega per l’ingresso nel partito di Gironacci" e glissato sulla questione politica. Nessuna reazione, in questa fase dei lavori, allo ‘schiaffo’ preso dalla Lega, reduce da una batosta anche in Regione dove il presidente Acquaroli ha stoppato la richiesta di rimpasto della segretaria regionale Giorgia Latini. Il caso Gironacci ha invece offerto alle opposizioni - Mirella Paglialunga (Per Civitanova) e Francesco Micucci (Pd) - l’occasione per sostenere che l’ex assessore meritasse di andare a casa non per il cambio di casacca "ma per la cattiva gestione della delega al turismo".

La Lega ha battuto un colpo durante la seduta quando si è votato sulla ex Ceccotti (vicenda edificio ex Prica). I consiglieri sono usciti dall’aula mentre parlava l’assessore all’urbanistica Roberta Belletti facendo mancare il numero legale. Seduta interrotta e malumore nel centro destra con cui la Lega fin lì aveva votato compatta, sia il bilancio consolidato dell’ente che la variazione di bilancio da 2.490.000 euro con implicazioni anche sugli stanziamenti per la riqualificazione del Varco, al momento 4.500.000 euro solo per una tranche e senza ancora un progetto definitivo. In precedenza scintille tra le coalizioni sul taglio del fondo comunale per gli affitti, sollevata da Micucci con interrogazione, e sull’aumento dei costi per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Lo scorso anno quasi 600 famiglie in difficoltà economica usufruirono del contributo sui canoni grazie a 750.000 euro stanziati per due terzi dalla Regione (che riceve i fondi dallo Stato) e per un terzo dal Comune. Quest’anno il Governo Meloni ha tagliato tutto, le regioni non hanno finanziato il fondo e i Comuni non hanno emesso i bandi, tra questi Civitanova. "Ho scritto al presidente Acquaroli e alla presidente Meloni per sollecitare una soluzione. La partita non è chiusa perché non è detto che non si trovino alla fine i finanziamenti, ma al momento non abbiamo notizie e quindi stiamo fermi", ha spiegato il sindaco. "Se la famosa filiera dei governi di destra, sempre vantata da questa giunta, produce una letterina allora stiamo tranquilli?" Ha chiosato Micucci che ha accusato il centrodestra "di una politica di tagli che colpisce i più deboli" e di non aver saputo trovare risorse alternative: "stasera approviamo una variazione di bilancio da 250.000 euro di spesa corrente per coprire i maggiori costi della nettezza urbana, responsabilità di una destra che governa la provincia e la gran parte dei comuni del maceratese e che determina l’immobilismo nella scelta del nuovo sito della discarica".