PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Foto proibite, perizia sull’allenatore

Dovrà appurare la sua capacità di intendere e di volere. Il difensore ha chiesto il processo con il rito abbreviato

Foto proibite, perizia sull’allenatore
Foto proibite, perizia sull’allenatore

di Paola Pagnanelli

Via alla perizia psichiatrica sull’allenatore di Tolentino finito in carcere lo scorso novembre con l’accusa di pornografia minorile. La sentenza per lui, che è tuttora in carcere, arriverà il 17 luglio, nel processo con il rito abbreviato ad Ancona. Si è chiusa così, ieri, l’udienza preliminare per il 55enne, molto conosciuto nell’ambiente del calcio giovanile. La notizia dell’inchiesta su di lui era stata un terremoto tra le società che lo avevano avuto come collaboratore. Le indagini della polizia postale, dirette dal sostituto procuratore di Ancona, Ruggiero Dicuonzo, per le regole di competenza in questa materia particolare, erano partite da Telegram, il social network usato per gli scambi proibiti di materiale pedopornografico. Dopo una informativa presentata da un organismo internazionale specializzato nella lotta a questo fenomeno, gli agenti avevano esaminato 12 segnalazioni ed erano arrivati al tolentinate. Il 21 novembre, il tribunale di Ancona aveva disposto il sequestro di cellulari e computer dell’indagato. Erano stati così trovati oltre 31mila file, tra i quali moltissimi video e foto che ritraggono bambini, tra i 6 e i 13 anni, costretti in atti sessuali tra loro o con adulti. Di fronte a una mole simile di materiale proibito, il sostituto procuratore Rosanna Buccini lo scorso novembre aveva ottenuto la misura cautelare in carcere per il 55enne, che da allora si trova a Montacuto. Né durante l’interrogatorio di garanzia, né in seguito l’indagato ha mai rilasciato alcuna dichiarazione. E non lo ha fatto neppure ieri, nell’udienza preliminare ad Ancona. Per lui, l’avvocato Luciano Pacioni ha depositato una consulenza psichiatrica, facendo presente di aver fatto istanza di incidente probatorio per stabilire in via definitiva se l’uomo fosse capace di intendere e di volere oppure no. La richiesta all’epoca era stata respinta. Ma ieri, di fronte al documento difensivo, il giudice Francesca De Palma ha ritenuto opportuno chiarire questo aspetto, che è determinante per la sentenza: in caso di incapacità totale, l’imputato non può essere condannato, e una parziale capacità di intendere e di volere darebbe diritto a uno sconto di pena. Dell’accertamento è stato incaricato lo psichiatra di Ancona, Luigi Berloni, che avrà 45 giorni per depositare al tribunale le sue conclusioni. L’avvocato Pacioni ha poi chiesto il processo con il rito abbreviato, fissato al 17 luglio: in quella data, il giudice De Palma deciderà in merito alle accuse mosse al tolentinate, anche alla luce di quanto stabilito con la perizia. È già agli atti, invece, la relazione della polizia postale sui file trovati nel cellulare del 55enne. Ci sono foto con minorenni di diversa provenienza, la maggior parte proveniente da internet. Non sono emersi casi in cui l’allenatore abbia molestato ragazzini, e non ci sono mai state segnalazioni sul punto.