Fratelli accusati di spaccio, beccati con la droga

I due giovanissimi operai, dopo un controllo in auto, avevano in casa circa un etto tra marijuana e hashish: sono agli arresti domiciliari

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di Paola Pagnanelli

Due giovanissimi di Tolentino sono finiti nei guai, con l’accusa di spaccio. A fermarli sono stati i finanzieri della Tenenza di Camerino, grazie anche all’imbattibile fiuto del cane antidroga. Giovedì sera, una pattuglia dei militari di Camerino stava svolgendo i servizi di controllo ordinari su strada. A un certo punto hanno fermato un’auto. A bordo c’erano due fratelli, tolentinati di 23 e 19 anni, entrambi operai. Il cane ha subito avvertito qualcosa di interessante addosso ai due, e con una perquisizione i finanzieri hanno trovato un modesto quantitativo di sostanza stupefacente. A quel punto è scattata anche la perquisizione nella loro casa. Qui, infilata in un grosso vaso di vetro, i militari hanno trovato una scorta di hashish e infiorescenze di marijuana, per un totale di circa un etto di sostanza illecita. I due ragazzi sono stati messi agli arresti domiciliari, come disposto dal sostituto procuratore Enrico Barbieri, con l’accusa di spaccio di stupefacenti: il quantitativo delle due sostanze è apparso troppo consistente per rientrare nel consentito uso personale. Per loro questa mattina, in tribunale a Macerata, si terrà il processo per direttissima davanti al giudice Francesca Preziosi. I due tolentinati, che saranno difesi dall’avvocato Massimiliano Wolf, in aula potranno dare la loro versione dei fatti. A quanto sembra, entrambi non hanno alcun precedente penale e non erano noti in alcun modo alle forze dell’ordine; la speranza è che la disavventura possa servire loro per voltare pagina una volta del tutte con il mondo dello spaccio e degli stupefacenti. L’operazione conferma l’attenzione sempre altissima da parte delle fiamme gialle ai fini della prevenzione e della repressione del consumo e del traffico di droga. I servizi costanti, finalizzati al controllo del territorio in senso ampio, sono svolti anche in accordo con quanto disposto in sede di comitato per l’ordine pubblico con la prefettura. Le indagini sono ora in corso anche per risalire ai fornitori e ai clienti dei due tolentinati, anche grazie ad altro materiale che è stato sequestrato dopo l’arresto dei due ragazzi.