LORENZO MONACHESI
Cronaca

Fumata bianca al terzo tentativo. Capparucci direttore dell’Accademia

Il docente di Light design la spunta su Gobbi con una maggioranza relativa. Ora c’è da ricomporre la spaccatura

Fumata bianca al terzo tentativo. Capparucci direttore dell’Accademia

Piergiorgio Capparucci è stato eletto direttore dell’Accademia di belle arti alla terza votazione

Alla terza votazione Piergiorgio Capparucci è stato eletto direttore dell’Accademia di belle arti. Succederà a Rossella Ghezzi che non poteva ricandidarsi dopo due mandati. Il nuovo direttore, rimarrà in carica fino al 2027, è stato scelto dal corpo docente, formato da 62 persone, tra due candidati: Capparucci, docente di Light design, e Paolo Gobbi, docente di pittura. Le tre votazioni, ognuna effettuata ogni settimana, hanno fotografato perfettamente quanto l’Accademia sia spaccata e quanto sarà complicato il compito che spetterà al nuovo direttore di compattare innanzitutto il corpo docente. Le tre votazioni non si sono discostate più di tanto: 31 voti per Capparucci e 28 per Gobbi; la prima volta si sono registrate 3 schede bianche, 2 la settimana scorsa e ieri. La prima volta tutti hanno espresso una scelta, mentre nella seconda e nella terza tornata una persona non ha votato. Per essere eletti nelle prime due votazioni era necessario avere conseguito la maggioranza più uno, mentre ieri era sufficiente avere il maggior numero di preferenze. Capparucci, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ha davanti un duro lavoro, non solo compattare tutto il personale docente che nei fatti è spaccato in due come dimostrato dalle recenti elezioni. Dovrà impegnarsi per trovare quasi 5 milioni di euro, cioè i fondi necessari per sistemare l’ex Catasto, il palazzo acquistato in piazza Mazzini, e realizzarvi i lavori di restauro per la nuova sede dell’Accademia che possa assolvere alle esigenze e risolvere i problemi di spazio. Non solo, a giugno proprio il Carlino aveva riportato la fase difficile dell’Accademia tra studenti che si erano dimessi dalla Consulta e gli insulti e minacce nel cda che lo stesso Capparucci aveva rivolto alla direttrice amministrativa. Nella riunione successiva si era scusato solo con la direttrice Ghezzi e con il presidente Dessì per averli messi in difficoltà. Ora inizierà una nuova fase in cui c’è da voltare pagina e dare un’immagine di compattezza di fronte alla città e agli studenti.