Fumata bianca all’Aato 3 Gentilucci è il presidente

Dopo mesi di tira e molla, passa la candidatura del sindaco di Pieve Torina. Ma c’è lo strappo di Recanati, Osimo, Montelupone, Appignano e Treia

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di Franco Veroli

Il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, è il nuovo presidente dell’Aato3 cui fa capo il servizio idrico integrato. È stato eletto ieri pomeriggio dall’assemblea dei soci con il 55,292% delle quote (su una presenza totale del 61,618%) e il 6,326% di astenuti. Hanno lasciato la riunione e non hanno partecipato al voto i rappresentanti dei comuni di Montelupone, Appignano, Montecassiano, Recanati, Treia e Osimo. Dopo il passo falso di mercoledì 7 dicembre, quando lo stesso Gentilucci si fermò al 45%, ad oltre un anno di distanza dalle dimissioni di Stefano Montemarani, l’Aato 3 ha di nuovo un presidente, proposto dallo schieramento di centrodestra che, dopo diverse tensioni interne si è alla fine ricompattato sul nome di Gentilucci. "Entrerò effettivamente in carica alla fine di gennaio – afferma il neo presidente –. La prima cosa che farò sarà dialogare con tutti i sindaci, per arrivare ad una gestione unitaria, con l’obiettivo di garantire ai cittadini acqua di qualità e a basso costo. Mi appresto ad assumere l’incarico con uno spirito costruttivo e collaborativo, per raccogliere le istanze di tutti e ad agire come un padre di famiglia". All’osservazione se per gestione unitaria intenda il coinvolgimento anche dello schieramento di centrosinistra, Gentilucci risponde secco. "C’è già, visto che Paolo Stella, già eletto come vicepresidente di Montemarani, è un rappresentante del centrosinistra". È evidente che il dialogo con tutti i sindaci tende a ricomporre un rapporto con quelli dei sei Comuni che non hanno partecipato al voto, ritenendo che si poteva procedere in modo assai diverso, pur mantenendo Gentilucci come candidato. È stata infatti avanzata la proposta di rinviare il voto per due motivi: il rischio di un conflitto di interessi, visto che Gentilucci siede nel board del Parco dei Sibillini, l’ente che si oppone a una maggiore captazione di acqua per i Comuni, soci pubblici dell’acquedotto del Nera, che chiedono di passare dagli attuali 200 a 300350 litri al secondo; e il rischio di una possibile incompatibilità. A questo proposito, la stessa Aato ha chiesto un parere legale secondo il quale questa non sussiste, anche se alcuni soci hanno descritto una situazione diversa. Fatto sta che la stessa Aato ha chiesto anche un parere all’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione. I sindaci dei comuni che poi sono usciti hanno chiesto di attendere il parere dell’Anac, anche per evitare di andare incontro alla situazione verificatasi con l’elezione del presidente del Cosmari, poi dichiarato decaduto. Ma la maggioranza ha tirato dritto sostenendo che, semmai il parere dell’Anac fosse negativo, Gentilucci si dimetterà successivamente.