Furbetti del terremoto. "Contributi a chi non ne aveva diritto"

Indagini della Finanza anche sugli straordinari dei lavoratori e sui soldi agli alberghi

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

Macerata, 9 giugno 2017 - Contributi per l’autonoma sistemazione, alberghi che ospitano gli sfollati, dipendenti pubblici in straordinario perenne, lavori urgenti da fare e ricostruzione in vista. Una pioggia di milioni di euro sta arrivando dal governo dopo il terremoto, e la situazione può far gola. Ma se finora non sembra ci siano state le tanto temute infiltrazioni mafiose, alcuni comportamenti illeciti stanno venendo fuori, e in procura arrivano le denunce per truffa ai danni dello Stato. Moltissime verifiche in atto da parte della Guardia di Finanza riguardano chi percepisce i contributi per l’autonoma sistemazione. In alcuni Comuni del cratere infatti avevano la residenza, per motivi fiscali e per le tariffe delle utenze, anche persone che, in realtà, vivono abitualmente altrove.

È possibile attuare una serie di riscontri incrociati – controllando le bollette o il luogo di lavoro o altri elementi – per capire se una persona viveva davvero nella casa danneggiata. E già diverse situazioni illecite stanno emergendo, e tutte sono comunque al vaglio degli inquirenti; al di sotto dei 4mila euro percepiti indebitamente, le sanzioni sono solo amministrative, sopra scatta la denuncia alla procura. Scatta sempre la denuncia per truffa ai danni dello Stato – e peraltro si tratta di somme anche elevate – per gli albergatori che accolgono gli sfollati. Le verifiche della Finanza sulle strutture della costa hanno fatto emergere diversi illeciti: molti terremotati risultavano accolti sia per la notte che per i pasti, mentre nell’albergo dormivano solamente; in questo modo l’albergatore percepisce il contributo per la pensione completa che invece non gli spetta. Altre verifiche per truffa sono in corso sul fronte dei dipendenti pubblici, che dal 25 agosto hanno iniziato a segnare ore di straordinario: ci sono casi di persone che si sono davvero sacrificate in questa emergenza, altri invece ne starebbero solo approfittando. Anche sui lavori partiti sono in corso gli accertamenti delle Fiamme gialle.

A Massaprofoglio di Muccia, in particolare, è stata messa sotto sequestro dieci giorni fa l’area occupata da un casolare: vincolato dalla Soprintendenza perché edificio storico, e parzialmente lesionato, doveva essere sottoposto a una demolizione controllata solo nella parte irrecuperabile. Invece la ditta avrebbe distrutto tutto, un lavoro fatto in un paio d’ore, ma sulla fattura sarebbe stato scritto che ci erano voluti dieci giorni per separare i materiali e salvare il salvabile, come era stato chiesto dal proprietario e autorizzato dagli enti. A denunciare in questo caso è stato appunto il proprietario. E poi c’è la ricostruzione. Per prima cosa, alla Finanza vengono demandati gli accertamenti sulle ditte che chiedono di iscriversi alla white list». Poi ci sono gli appalti, ad esempio quelli – milionari – per le opere di urbanizzazione necessarie alle casette: le procedure sono lunghissime, ma l’assegnazione dei lavori è piuttosto rapida. E ancora maggiore sarà l’attenzione quando partiranno i lavori per la ricostruzione vera e propria. Le erogazioni straordinarie necessitano dunque di grande attenzione da parte dei soggetti coinvolti, con la Finanza in prima linea su più fronti.